06 settembre 2005

Palermo non Kalsa

 
Protestano le suore di Madre Teresa di Calcutta: quel LaChapelle sul muro del convento non ci deve stare! E la gigantografia del celebre fotografo americano viene rimossa. Siamo a Palermo e stiamo parlando dell’ultimo eclatante episodio di una stagione culturale destinata ad essere ricordata come il trionfo del non-sense. E del kitsch

di

Le suore di Madre Teresa di Calcutta hanno deciso bene di passare dal pensiero all’azione. Non si sono lasciate convincere dalle promesse dell’amministrazione comunale e hanno fatto tutto da sole. Prima con abbondanti dosi di vernice azzurra e poi con energici strappi. Poco importava se l’oggetto del contendere era una foto d’autore, e se l’autore era David LaChapelle, e se la megastampa era una delle tante che si sono materializzate una notte d’agosto in giro per il quartiere della Kalsa di Palermo.
L’episodio non è solo un aneddoto divertente; e di là dal fatto che in nessuna città del mondo sarebbe venuto in mente a qualcuno di appendere un LaChapelle al muro di un convento di religiose, il punto non è questo. Per fortuna nessuno più si scandalizza per un nudo; nemmeno per quelli velleitariamente “porno-chic” di LaChapelle (come dire l’aberrazione del porno e dello chic…), ma pare tuttavia utile fermarsi sul “fattaccio” perché rappresentativo del clima di approssimazione e di totale arbitrio in cui sono state gestite alcune operazioni all’interno della programmazione culturale estiva del Comune di Palermo.
Non è chiaramente in discussione l’idea di fare della Kalsa un distretto culturale ricco di iniziative e di proposte di rilievo, ma ogni ipotesi di qualità in tal senso è stata clamorosamente disattesa dalla ridda di opzioni affastellate, oltre ogni ragionevole senso della misura, nel già ricco cartellone della rassegna Kals’Art. Nonostante il sicuro interesse di alcuni appuntamenti, che hanno registrato spesso il tutto esaurito, si resta increduli e disorientati di fronte al faraonico dispendio di energie e di denari pubblici che hanno fatto di Piazza Kalsa, cuore della manifestazione, il teatro dell’assurdo di una politica culturale (diciamo meglio dell’intrattenimento) assai discutibile.
LaChapelle: già perché LaChapelle? Cosa le sue patinatissime fotografie hanno a che spartire con la Kalsa di Palermo? Quale il senso di questo eccesso di glamour ostentato e capriccioso in un quartiere ancora fortemente degradato sia dal punto di vista sociale che architettonico? Sono foto di costume? Sono foto di moda? Sono una provocazione, come è stato detto? Per chi? Smanie da fashion victims con il complesso della provincia, in cerca di emozioni forti?
Le luminarie d’autore: lodevole iniziativa quella di ripensare in chiave contemporanea le tradizionali luminarie come ultima evoluzione della gloriosa stagione barocca degli apparati effimeri. Effimeri appunto. Il tempo di una notte o di una settimana di festeggiamenti. Perché allora rendere illeggibili, così a lungo e in maniera così invasiva, le facciate delle chiese e dei palazzi del quartiere? Perché cancellare del tutto (indifferentemente se a luci spente o accese) quel gioco di volumi, di superfici, di vuoti e di pieni che definivano gli edifici e la stessa identità urbana del centro storico di Palermo? Perché accostare le luminarie d’autore a quelle tradizionali? Non si poteva decidere per le une o per le altre?
Intendiamoci: laddove la sensibilità della proposta ha tenuto conto del contesto in cui si inseriva i risultati sono più che accettabili e in alcuni casi molto gradevoli. Ne sono prova i raffinati calligrafismi di Paolo Rizzatto in via 4 Aprile o l’ipnotica sequenza di anelli colorati di Pierluigi Cerri in Vicolo della Salvezza. Tuttavia, basta spostarsi di poco metri in piazza Kalsa per imbattersi in un compendio raccogliticcio che ha tutta l’aria di un mega-flipper da paese dei balocchi. L’impressione è quella di una mirabi-kalsa-land senza più alcun residuo di città. E non servirà a molto chiamare in causa quel trito repertorio di “cortocircuitazioni”, “contrasti”, “straniamenti” e “spiazzamenti”, così familiari a certa critica, per convincerci che debbano convivere a stretto giro: a) il neo-barocco del carro di Santa Rosalia parcheggiato sotto Porta dei Greci; b) gli orribili birilli-dissuasori del traffico disegnati in colori fluo da Italo Rota per la passeggiata a mare (stilizzando, nelle intenzioni, il profilo del busto di Eleonora d’Aragona conservato a Palazzo Abatellis…); c) le pose occhieggianti di Drew Barrymore e David Bowie immortalati da LaChapelle accanto alle varie Madonne (Ciccone), Naomi Campbell e dintorni; d) le facciate delle chiese di Santa Teresa e della Pietà abbrutite da miserandi camuffamenti neo-settecenteschi che fanno il verso ai riccioli e alle volute tardo-barocche; e) il “macrocip-ricordo d’oriente” attaccato sempre da Rota alla facciata posteriore di Palazzo Forcella; f) il palco milleluci su cui si esibiscono alternativamente neo-melodici napoletani, jazz-band, gruppi etnici e cantori di fado portoghese; g) il contorno colorato e “caciarone” di panniddari (venditori di panelle), sasizzari (venditori di salsicce), semenzari (venditori di semi di girasole) e mulunari (venditori di angurie). E qui ci fermiamo, ma si potrebbe continuare.
Il quartiere? Per fortuna non subisce in silenzio. La reazione delle suore non è infatti che la punta più appariscente del malcontento che serpeggia fra gli abitanti della zona, le cui lettere di protesta non si contano ormai più sulle pagine dei quotidiani locali, accanto alle lenzuola che alcuni condomini di via Alloro hanno steso fuori dai balconi di casa loro con messaggi di disapprovazione indirizzati all’attenzione della amministrazione comunale.
Solidarietà dunque ai cittadini della Kalsa. Perché dalla critica civile che hanno dimostrato di sapere condurre, possano nascere occasioni reali di confronto e di riflessione sui modi e i tempi di una rinascita del centro storico di Palermo. Che sia affidata una buona volta, e per sempre, a progetti consapevoli e lungimiranti; e non alla polvere di stelle di qualche fotografo più o meno sulla cresta dell’onda i cui lacerti di foto al vento, nella desolazione di Piazza Magione, costituiscono forse l’immagine più sconsolante che quest’estate palermitana poteva regalarci.

davide lacagnina

[exibart]

55 Commenti

  1. non apettavate altro per dare sfogo al vosto solito provincialismo critico-curatoriale. premesso che di quella “isterica” di lachapelle non me ne fotte un bel nulla, stare dietro a delle beghine di quartire bene organizzate per dare lustro ad un artista ormai esaurito che non guardano manco piu’ nella sua citta’ natale,non fa altro che il suo favore

  2. FINALMENTE HAI SCRITTO QUALCOSA .
    MA HAI DIMENTICATO DI DIRE CHE IL SINDACO E UN AGORAFOBICO OLTRE A ESSERE META’ AMEBA META’ TENIA . DAVIDE RAMPELLO A MIO AVVISO IL PIU’ FURBO DEL REAME CHE VIENE A SACCHEGGIARE LA CITTA’UNA VOLTA AL MESE COL SUO CARROZZONE DI PEZZZI DI MERDA PSEUDO ARTISTICI GENIALI CHE SOLO DEGLI IDIOTI POLITICI PALERMITANI POSSO APPREZZARE .KAZZART NON FINISCE MAI DURA OTTOMESI. BASTA ANDATE A MORIRE DI CANCRO AL PANCREAS A PANAREA . IL PROSSIMO ANNO VOGLIAMO SOLO LA PESTE PER SANTA ROSALIA UNA BELLA EPIDEMIA DI PESTE BUBBONICA A ZERO COSTO CHE SORPRENDERA’ TUTTI I FEDELI E NON COSI’ FINALMENTE DOPO 500ANNI SI AVRA’ ANCHE L’EVENTO ARTISTICO ORIGINALE E MONDANO CHE I PALERMITANI (CHE DIO LI STERMINI OGGI) CERCANO DISPERATAMENTE PER TUTTO L’HANNO .
    pALERMITANI STATEVI ZITTI .VI MERITATE DIEGO CAMMARATA SINDACO . VI MERITATE DAVIDE RAMPELLO CHE VI ORGANIZZA LO SVAGO .SI MERITATE LACHAPPELLA CHE VI MOSTRA QUANTO SIETE BESTIE . VI MERITATE LA MORTE CHE FORTUNATAMENTE NON SCHIFA NESSUNO. E VOI GIORNALAI IGNOBILI NON VI MERITATE NULLA SE NON SOLO IL DISPREZZO E L’INDIFFERENZA DEI SICULI E SOPRATUTTTO DEI CONTINENTALI , CHE VI SOSTITUISCANO LE MANI CON DELLE LUMINARIE FATTE DA QUEL TOPO DI ITALO ROTA .
    DETTO QUESTO VADO A PRENDERE UN LITRO DI CICUTA DA TANTILLO CHE BERRò LENTAMENTE DURANTE GLI EXIT POOL MENTRE ANNUNCERANNO LA PROMOZIONE DEL NOTO BURATTONE ORLANDO NEL PULPITO DEL COMUNE , CHE MANDERA’ COSI IL POVERO PEZZO DI LEGNO DI CAMMARTA NELLA DISCARICA ACCANTO A TOTO E NINETTO TRA PEZZI DI FOTO DI LACAPELLA E PEZZI DI LUMINARI D’AUTORE E TUTTI INSIEME OSSERVERANNO DI CHE COLORE SONO LE NUVOLE .(DI MERDA )
    DOVETE MUORIRE TUTTI
    CORDIALI SALUTI
    I FROCI DEL GIORNALE DI SICILIA

  3. alla presentazione del catalogo del fallito la chapelle non c’era nessuno che tristezza mi ha fatto.
    E poi il sindaco non sa parlare come mai spunta la sua faccia all’interno del programmino book del kaz art?
    ci mancava cuffaro e …..ah vero il signor indagato e’ a venezia a presentare il cinema siciliano…ma quale?
    arrestiamoli tutti e poi a mare

  4. bè… mi sembra che è stato detto tutto…e che il Lacagnina ogni tanto ne becca una giusta…l’articolo è veritiero e scritto pure bene…ma guardiamoci in faccia tutti ora…fatto? allora kals’out(io lo chiamo così perchè oggi sono educato, ma tutti lo chiamano cazz’art)è uno spettacolo indegno, orribile(pure i concerti),che mira a creare un immagine di Palermo piùttosto folk…NON TASCIA, folk, il sinaco Cammarata (che potrebbe fare tranquillamente il sindaco di un posto al sole o di un format ideato perche no…. dallo strsso Rampello…) ha voluto il Kals’out ed il deposito Sant’Erasmo per esaltare/si i ggiovini palermitani che si danno arie da intercultural/global/mediterranei intanto opinion lider li intervista mentre fanno finta di trovarsi a Milano, ed invece sono a Palermo,per non parlare dell’indegno David LaChapelle…buono a far scandalizzare le suorine quello…per fortuna che Palermo DIGERISCE TUTTO anche le foto di tal David LaChapelle…che vengono puntualmente denigrate dai passanti, strappate,cancellate…alcune marciscono pure…come il nostro centro storico che spero finisca di marcire…perchè diciamocelo pure, Palermo è la citta più iconoclasta dell’ universo…intacca i suoi simboli…per che non dovrebbe intaccare LaChapelle, la kalsa era meravigliosa al buio…quando per entrarci dovevi stare attento…quando la “cul-tura” e gli studentelli universitari centrosocializzati se ne stava ben lontano, ed i suoi abitanti erano meravigliosamente “criminali”…e per trovare una galleria di architettura dovevi andare a Milano, già perche Palermo non è Milano, per fortuna…

  5. Se sei giovine o ti senti tale ti prego di allontanati , subito dopo gettati addosso l’acido piu’ potente che riesci a trovare , se non ne possiedi fattelo prestare dalla tua vicina (logicamente promettigli che glielo renderai prossimamente).
    Giovine noi non ti tolleriamo!!||||:
    Cari amici a noi del laboratorio saccardi non interessa un bel nulla della citta’ dei suoi abitanti , governati e delle sue stupide polemiche. vomitatevi tranquillamente adosso le vostre diatribe mongoloido-culturali .
    I ladroni furboni fanno benissimo a depredarvi della dignita’ e dei quattrini hanno tutto il nostro appoggio e la nostra ammirazione , certo non sono piu’ i bei tempi delle magnificiose esplosioni autostradali quando l’odore dell’arte (tritolo) si sentiva indistintamente e i nostri cuori si riempivano di commozione e orgoglio alla vista di performance tanto originali quanto deflagranti.
    Comunque secondo noi del laboratorio saccardi che ci intendiamo sicuramente piu’ di voi di politica-sociologica delle manifestazioni socio-culturali in spazi pubblici da rivalutare e di mafia , il problema principale non e’ dovuto al fatto che vengono ingaggiati personaggi vicini al direttore artistico della citta’ e che essi propongono lavoroni orribili e strapagati che irritano tutti i diciotto sensi del nostro corpo .
    ,No .palermitani NO NO N
    Pensarla cosi e solamente un modo qualunquista e provinciale ( scusate se uso la parola provinciale ma qui da exibart va di moda )di raggionare le cose , noi del laboratorio saccardi in nome del laboratorio saccardi e per conto del laboratorio saccardi diciamo che avendo noi fatto una maxindagine mirata alla ricerca delle cause di codesti disagi viscerali dei palermitani siamo arrivati alla conclusione che il problema della cittadina della conca d’ora , E’ il popolo rastamanno ,che infesta le piazze e piazzette varie del centro storico panoursmitano .(praticamente il 75% degli schifosi giovini della citta’sono rastamanni ) e il rimanente 25% logicamente siamo noi del laboratorio saccardi .
    Spero che i nostri studi servino ai posteri palermitani per debellare un giorno per sempre sempre il fastidioso problema delle striscie blu e delle cabine publiche che si mangiano gli euri .
    cordiali saluti
    laboratoriosaccardi

  6. fanculo a tutti gli artisti ritrattisti e soprattutto autoritrattisti .
    Palermo poi ne e’ piena di stronzate fashion del genere.
    di artisti modaioli e narcisi e per lo piu’ ridicoli.

  7. io mi ricordi si mi ricordo…all’expa sentir parlare dell’impossibilita’ di ospitare mostre d’arte visiva .
    ” perche’ e’una galleria pecializzata per ospitare solo eventi di architettura” e basta.
    dopo qualche giorno e’ nato all’interno il milanesissimo lounge design bar con pezzi di design discutibili e scadentucci.
    dopo un po si aggiunse anche la musica con dj improvvisati e scadenti .
    ma arte visiva mai.
    dopo un po pane e panelle e rassegna cinematografica…che non spaventerebbe il piu scadente video noleggio.
    ma arte nulla.
    dopo con l’illuminazione del kals art arriva la chapelle e decorano l’interno con foto e fotine.
    non conoscevo la chapelle architetto… le foto invece le ho viste tutte in riviste di alto e basso livello…niente di nuovo per la situazione culturale palermitana.
    artisti locali emarginati.. sconosciuti..dai siciliani…tanta mafietta politica e spazi per l’architettura “innovativi” conotrollati dalle menti universitarie (docenti)sfigate e dai politici.
    saccardi siete daccordo anche voi che l’expout ha contribuito allo scempio ?
    salut a tut.

  8. Penso che criticare sia più facile che fare….
    Non penso che Kals’art sia così terribile… penso che il comune non debba finanziare tutti quelli che si sentono “artisti” e sono nati a palermo… Penso che fino a quando l’assistenzialismo sarà il motore di questa città sarà sempre una “cittadina di provincia”… Penso che l’invidia sia un brutto male e che la chappelle sia un grande fotografo… Mi piace l’articolo di La Cagnina anche se non lo trovo obiettivo….

  9. e adesso preparatevi al peggio con….”il genio di Palermo” il peggiore evento culturale della storia palermitana…tra pochi giorni. a casa vostra.

  10. Sono pienamente in sintonia con Maria Eugenia!!! Tanti artisti locali pensano di essere grandi artisti ma fanno cose orrende e banali!! E sopratutto sono farciti di invidia e presunzione!!! Impegnatevi di più e siate più umili e se siete bravi artisti vedrete che qualcuno se ne accorgerà! Nel mentre non buttate solo merda sul prossimo…..lavorate…..
    Brava Maria Eugenia…. una grande! Thanks again for the sushi of this night, it was great!

  11. Cari laboratorio saccardi avete la presunzione di giudicare il lavoro di lachapelle, un artista che dovrebbe essere apprezzato almeno per la sua storia (essere stato notato da Warhol, appena diciottenne, non è un fatto da sottovalutare) dopo vent’anni di successi mondiali, un artista del suo calibro, accetta un progetto proposto dalla amministrazione di Palermo, non è da sottovalutare (Onore al merito alla Città); Quando su alcune riviste invece di sentire parlare di Palermo solo per fatti di Mafia, si parla di un evento culturale che può essere condiviso o no, ma è sempre un evento che ha una valenza culturale internazionale (Parlare di palermo per i meriti sportivi della squadra calcio nelle coppe europee, sentire parlare di Palermo per eventi culturale internazionali… non vi fa reflettere?). Non fate i gattopardi, non tenttate di cambiare le cose perchè tutto resti com’è. Non Buttate solo merda; Lavorate sulle vostre cose che nonostante sono delle gran cagate, stanno riquotendo attenzione. Promuovete palermo non solo per la sporcizia si alcuni cittadini, esportate le cose buone tipo le cassate e i cannoli, con sopra la vostra ironia scanzonala! La cagnina invece di criticare, impegnati a progettare eventi culturali del calibro internazionale con protagonisti della scena contemporanea. Criticare è Più facile di lavorare! Elga, anche tu, non ti accodare con chi critica il lavoro degli altri. A te che sei bella e intelligente, fai qualcosa di interessante culturalmente per la Sicilia, te ne sarei veramente grato, poi magari andiamo a cena insieme! che ne pensi?

  12. lo sapevo che le tare mentali, il massimalismo e la superficialità, avrebbero preso il sopravvento di questo forum su Palermo e Kalsart…d’altronde gli abitanti di questa città che si danno arie di”cul-tura” non possono che esprimere stereotipi come: “dovremmo campare tutti col turismo, la cultura e lo spettacolo” o come dice Maria Eugenia: “Penso che criticare sia più facile che fare…” ed ancora: “Non fate i gattopardi, non tentate di cambiare le cose perchè tutto resti com’è.” carissime animucce zombi…credo che sia tardi per le gattopardate, penso che siano finite, e penso che anche il Tommasi di Lampedusa avrebbe vomitato difronte a Kalsart, a Maria Eugenia dico: penso che fare bene(o al limite non fare) sia più imporante(dignitoso) di fare…tanto per inebetire il palermitano di turno con questa patina finto trendy…per poi infilargli la mano nel portafogli…a Giorgio dico che Andy si circondava di paggetti diciottenni spesso incapaci ed inebetiti dalla popart e dalla droga…che puntualmente sono diventati delle star dell’ arte contemporanea…ma dubito che tale lachapelle sia questo geniaccio, considerando il risultato delle sue foto…in oltre, ti consiglio un miglioramento lessicale, ed un attento studio del contemporaneo…prima di esprimere pareri caciaroni sul nostro lavoro..ed ancora vi ripeto: la kalsa era meravigliosa al buio…quando per entrarci dovevi stare attento…quando la “cul-tura” e gli studentelli universitari centrosocializzati se ne stava ben lontano, ed i suoi abitanti erano meravigliosamente “criminali”… ma infondo è cambiato poco… visto che ad oggi, a criminali meno affascinanti… facciamo inaugurare le mostre…

  13. e se bruciassimo alla kalsa tutte le edizioni del gattopardo del Tommasi?
    un grande falo’, chitarre tamburelli etc. etc.
    L’ultimo Ferragust dell’umanita’.

  14. Parlate di criminalita come di una risorsa. Ma cosa dite! Se questa criminalita che tanto celebrate vi avesse ucciso un parente… credo che oggi non parlereste cosi. credo che il vostro impegno sarebbe portato a progetti meno scansonati ma piu resposabili. tipo andare nelle scuole e proporre progetti culturali nelle scuole elementari e medie, coinvogere i futuri criminali a intrapredere strade meno pericolose e piu suggestive, tipo quella che avete intrapreso voi. perche voi avete avuto la fortuna di non nascere nella Kalsa ma nella palermo per/bene *tra parentesi* . E potete permettervi di buttare addosso a gli altri il vostro sapere, stando attenti al lessico piu che alla sostanza. Sono progetti come questi dove voglio vedere impegnati. Io non voglio buttare merda sul vostro lavoro, voglio semplicemente vedervi rimboccare le mani, perdere meno tempo a criticare gli altri. Helga resto ancora in attesa di una tua risposta!

  15. un saluto a tutti soprattutto a federico lupo il galleristartista di palermo, poi anche a gianluca concialdi e adalberto alberto a zanghi e a danielona bigi vi voglio a tutti bene anche a samuele e al direttore dell’accademia di belle arti di palermo de paola e perchè no anche a nocera sound il prof. di anatomia vi voglio a tutti troppo bene anche a marco del laboratoriosaccardi e a vicè e pino e marina e tutti gli amici della crwu du hip-hop di colombo arte contemporanea e a tutti quelli come me: RACCOMANDATI E PIENI DI SOLDI.

  16. Tothi, ti ricordi da piccolini quando ci si vedeva tutti all’ara pacis vicino casa di craxi?
    il qualunquismo è il regalo di un dio.
    ciao adalberto

  17. tothi sto mettendo su una squadra di caccetto con altri quattro amici mi manchi tu ho fatto stampare gia le malliette con il tuo nome .
    poi se vinciamo il cambionato ci si fa due birre al cocco club.e si plende la coppa.
    promettimi pero’ di non tirare puntazze arraggiate contro smerfin….

  18. “immpari jai medda n’ta testa..ije a San Catadu cu l’animali po manciari…” “cu zainu n’tespadij un ci starj a catania, ma palemmo…vaj”… “noj tamu ratu ospitalità veggogna…”

  19. cari ragazzi e popolo di catania e palermo e scilia tutta siamo spiacenti di informarvi che nino mannino oggi alle 16.30 e’ deceduto per colpa di una mosca che con le sue mani di tritolio dell’etna ha scafazzato causando un esplosione di tre isolati e cancellando ogni traccia del suo ristorantino d’alto livello.

  20. sentite questa:
    mi trovavo a cena a casa del sig. sindaco di palermo e tra un bicchiere di vino e l’altro, cosa ti noto nel soggiorno?
    due quadretti del laboratorio saccardi!!!!!!
    senza parole, chiedo subito a diego se fossero delle copie, e lui mi risponde con un aneddoto dei suoi, raccontandomi, che circa due anni fa due ragazzi presentandosi come artisti emergenti gli hanno donato i due quadretti in questione.
    E bravi i saccardi….
    E’ semplice fare i rivoluzionari quando si ha un mecenate come il sindaco, in fondo siete come i la chapelle di turno, la differenza è solo nel culo che lecchi.

  21. ho sempre ammirato il lavoro del nostro sindaco, un intellettuale scomodo , un uomo raffinato, un dandy,uno che ha affondato le mani nel fango del popolino un “picciotto di quartiere” che da sempre fà parte della contro cultura palermitana…il suo lavoro può essere accostato quello di Franco(BIFO)Berardi, e non offendo nessuno se lo paragono ad Umberto Eco.

  22. Mio caro polpo
    Capisco facilmente la tua ignoranza per cio che concerne il mondo del bussines artistico, sarai un ragazzotto qualunque del’acc.b.a di pa o dell’abadir ,comunque un sempliciotto e un po scioccone , specialmente se vai a cena a casa del sindaco…comunque ti spiego un po come va il mondo ,noi personalmente non sappiamo dove vanno a finire i nostri lavori ( non solo i quadretti ), sono talmente tanti ad aver comprATo i nostri lavori dai i piu’ svariati galleristi mercanti d’arte. e poi ne produciamo e vendiamo in continuazione .Se quel pupazzone del sindaco , a cui mando un in bocca al lupo per la sua carriera qualunque essa sia , possiede nostri lavoretti benvenga , io di certo non lo sapevo e mi fa molto piacere perche ‘ di sicuro gli avranno consigliato l’acquisto visto che il nostro beneamato primo cittadino e’ un tantino stupidello.Di sicuro noi non gli abbiamo mai regalato nulla . ma il succo del discorso e’ che , mio caro polipo a noi del laboratorio saccardi non importa nulla di quello che la gente pensa di noi perche’ tanto siamo circondati di amici che ci vogliono bene e colgo l’occasione per salutarli tutti ciao amici noi vi vogliamo bene . personalmente ti dico mio caro polipo non ti firmare con il nome di uno degli animali piu’ intelligenti del pianeta perche’ il tuo quoziente non merita tale nick name .un bacio alla madonna che tutti sanno quanto gli vogliamo bene .ciao e segite amarsi sul nostro blog ogni lunedi alle 17:30 ciaoooooooooooooo

  23. Ma a casa del sindaco c’erano anche due quadretti di Beatrice Feo? Ma chi è Betrice Feo? Chi si nasconde dietro uno pseudonimo così assurdo? Chi è la mente così fine che ha creato una figura di fantasia così incredibile? Chi è Beatrice Feo?

  24. Non vorrei entrare nel merito della notizia, dando giudizi di merito.
    Operazioni di questo tipo sono state fatte anche a Torino, vedi “Luci d’artista”
    A Torino.
    In tutto il Piemonte in questi anni sono stati costituiti diversi Musei all’aperto….
    ricordo fra i tanti il M.A.U. a Torino in Borgo Campidoglio, il M.A.C, Arte Aperta a Piscina (To), e tanti altri.
    Tutti Musei legati al territorio, dove l’arte è “fuori dalle case”
    L’arte uscita dai “sacri contenitori” è uscita per le strade, ha “contaminato” la gente, ha comunque parlato alla gente, l’ha fatta discutere, magari anche fatta incazzare, ma l’ha anche resa orgogliosa di abitare in quel luogo.
    Ha comunque parlato e fatto parlare, e ha dato un’opportunità di forte cambiamento dove è arrivata.

  25. delia non sai nulla dello schifo palermitano…non siamo a torino…e la meraviglia a palermo pesa perche dietro c’e’ sempre chi ci mangoa su.
    artemafia continua a colpire.

  26. bello l’articolo e perfettamente daccordo.
    le tentano tutte pur di spostare l’attenzione dalle cose che andrebbero fatte e non fatte.
    invece di buttar soldi a comprare “opere” di artistoni concettuali, li usassero x restaurare il patrimonio artistico del sud italia che viene sempre messo a parte.La mia, una città invasa da schifezze d'”arte” d’ogni genere e chiese barocche e affreschi ke cadono a pezzi. poi fanno la mostra di Tiziano,ma che c’entra il confronto con La Chapelle? ma non ci facciano ridere. pittura e fotografia, arte e pseudo-arte. ma quale confronto, è sconfortante.Mostre su Luca Giordano e i suoi affreschi in una chiesa che vanno giù tra un po’ perchè hanno crepe di 1 centimetro e più.
    città d’arte? ma di chi? centinaia di milioni buttati.
    tanto per distrarre l’attenzione dai disastri di alcune città, sicilia compresa che hanno capolavori di arte vera, palazzi bellissimi,storia di secoli che affogano in montagne di sale e gigantografie di La Chapelle.
    Ben vengano, ma senza deturpare.

  27. p.s.

    notato come copia bene Tamara De Lempicka????

    bella fantasia che ha. almeno ha dimostrato di conoscere l’ARTE, quella vera.uno sguardo anche al passato.
    e bravo l’assurdo di turno.

    e criticatemi pure. ma chi se ne frega!

  28. i saccardi,scarsi come la morte… non sanno cosa vuol dire pittura sono cosi’ scadenti che possono solo buttare le loro opere nel cesso….infatti fanno cagare!!!!!!!!! DEFICIENTI!IIIIIIIIIIIIIIIIIIIIII

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