05 ottobre 2005

Torino, muore la fotografa Caterina Farassino

 

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Un testa coda sull’asfalto bagnato e un terribile schianto contro un albero, a poche centinaia di metri da casa. E’ morta poche ore dopo all’Ospedale San Giovanni Bosco di Torino, Caterina Farassino, figlia del celebre cantautore piemontese Gipo. Non era mai stata un persona spericolata alla guida, come affermano il padre e alcuni suoi amici. Per questo si stanno cercando testimoni dell’accaduto per fare chiarezza. La musica e la fotografia erano le sue più grandi passioni e da semplice hobby si erano trasformate presto in una professione. Caterina godeva della fiducia e dell’affetto di alcuni dei più importanti giovani musicisti italiani, specie di quelli cresciuti nella scena underground torinese. Il suo ultimo set fotografico riuniva Subsonica e Linea 77, per la copertina di TorinoSette, supplemento settimanale de La Stampa. Aveva appena finito di preparare un libro per la LILA, “33 vs. Aids”, che raccoglieva immagini prese su e giù per il palco e che sarebbero state esposte il 1° Dicembre in una mostra presso la Galleria Allegretti di Torino. I genitori desiderano portare avanti il progetto, al quale Caterina -che sognava una missione umanitaria in Messico e poi magari il tentativo di far conoscere il suo lavoro a New York- aveva dedicato questo ultimo anno.

[exibart]

6 Commenti

  1. Ti avevo conosciuto quel pomerigigo alla Galleria Allegretti, dove avevi mostrato le tue belle fotografie fatte sul palco e nei backstage. mi erano piaciute molto. tant’è che ti avevo chiesto di rimanere in contatto perchè magari si poteva fare qualcosa insieme, un’altra mostra oltre quella che con grande impegno stavi preparando per la LILA. spero davvero di vederla comunque questa mostra, anche se immagino che l’inaugurazione sarà diversa dalle solite, sarà difficile allontanare la tristezza per una vita che si è spenta cosi presto e con lei tanti progetti, tante passioni… ti immagino sempre vicino a noi, alle persone che ti hanno voluto bene. un abbraccio.

  2. Ho incontrato Caterina su un set mentre entrambi stavamo lavorando. Ci siamo scambiati poche parole e la promessa di risentirci. Non è successo perchè crediamo sempre di avere tutto il tempo possibile a nostra disposizione. Lavorava con la semplicità di chi ama veramente quello che sta facendo, una grande naturalezza e fiducia nel futuro. Rimane il rimpianto di non averla conosciuta meglio e di non averle mai detto quanto apprezzassi il suo stile e le sue opere. Marco

  3. ALCUNI ATTIMI SONO PASSATI, DOLCI E REPENTINI CON TE; FRESCHI DI ALLEGRIA E SORRISO.
    HAI CATTURATO SCATTI DI UN PASSAGGIO IRONICO ED UN PO’ CONTROVERSO DEI MIEI VENTUN’ANNI.
    SEBBENE PER QUANTO POCO TI ABBIA VISSUTA,
    TU SEI STATA NOBILE E MOLTO IMPORTANTE PER ME.
    I TUOI OCCHI PROFONDI, DUE PROIETTORI VERDE AZZURRO HANNO AVUTO LA CAPACITA’ DI ALLEGGERIRMI, E SPERO DI ESSERE STATO ALTRETTANTO PER TE.
    IN QUESTE SITUAZIONI QUALUNQUE COSA SI DICA HA UN DOPPIO SAPORE: COOMEMORATIVO E BANALE E SO CHE TU ORA MI STARAI PRENDENDO IN GIRO; COME QUELLA SERA CHE MI CHIAMASTI MANI, DICENDOMI CHE MI VESTO COME UN MANICHINO;
    DUNQUE NON DIRO’ NULLA, SOLO MANTERRO’ SEGRETO QUELLO CHE SEI STATA E SARAI SEMPRE PER ME.

    CIAO TESORINO
    NICOLO’

    IL TUO “RAGAZZINO”

  4. Ci lasci l’ingrato compito di ricordarti come meriti. Perdonaci se non ne saremo all’altezza. Lo sai che ti vogliamo bene! Ciau!

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