11 aprile 2006

fino al 3.IX.2006 Richard Long – Really, Really Simple Villa Panza, Varese

 
In natura l’arte non esiste. Eppure basta che l’uomo muova un sasso, e qualcosa, nella natura stessa, cambia. Qualcosa nella pietra, come qualche piccolo atomo nella carne, si trasforma...

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Nel moto si svela il legame. Il moto crea turbamento e unisce l’oggetto col soggetto, entrambi confusi in una nuova direzione. Ambedue ridotti alla sola identità. Nel movimento quindi nasce l’arte, quella distanza che avvicina e allontana dalla natura, dalle radici.
Per Richard Long (1945, Bristol, UK) il più riconoscibile dei land artist inglesi, è il cammino, il viaggio, che segna questo sentiero, il percorso del paesaggio medesimo. Il primo di aprile Long avrebbe dovuto fare comparsa, catturato e chiuso, negli spazi cattedralici dell’Hangar Bicocca di Milano. . Ma la sua personale è stata rimandata. Per questioni di organizzazione sono ora in allestimento alcune delle sue sculture presso Villa Panza, a Varese. Attualmente sono pronte cinque delle sette installazioni previste, che saranno visibili il giorno del vernissage.

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Le opere di Richard Long sono composte da centinaia di pietre, rocce e rami, disposti secondo la propria forma all’interno di confini lineari: come il Valle Pellice Stone Circe (1989), un cerchio del diametro di 500 cm, assemblato secondo le disposizioni dell’artista. Oppure come il Wood Line (1978), una lunga striscia di 14 metri e 30 x 2 metri esatti, ad esempio, entrambe riprodotte e schematizzate su precisi schemi cartacei. Si tratta di lavori di grandi dimensioni, realizzati con i materiali naturali trovati dall’artista, destinati ad ambienti chiusi e all’aria aperta. Le opere non sono mai state presentate prima d’ora al pubblico italiano. Grazie però ad un originale percorso di visita, pensato su suggerimento dell’artista, le opere riprenderanno posto en-plain air. L’inaugurazione ufficiale prevede l’apertura dei battenti alla stampa nel giorno 13 aprile, mentre le visite al pubblico potranno cominciare dal giorno successivo.
Richard Long, Carrara line, 1985, marble stone, 1430 x 135 cm
Chi sarà ospite in quei frangenti troverà più sorprese. La più degna è la cornice del parco di Villa Panza. Vera e propria linfa che restituisce vita alle sculture di Long. Le pietre, infatti, sono segni della distanza, ma sono anche condensazioni del movimento. Non ce ne è una, dunque, che non sia un essere a sé, con una propria storia, presa e infine rivelata.
Le sculture dell’artista inglese sono altari innalzati alla solitudine del luogo, inni allo spazio trovato e attraversato dall’uomo. Da chi cammina. Quelli che Long compie sono, infatti, percorsi ritualizzati che prendono forma e si trasformano in arte del paesaggio. Il cerchio, per esempio è di tutti, è vita e verità, appartiene al serbatoio archetipico di tutte le culture. Così, creare un segno universale significa lasciare traccia di un essere umano a simbolo dell’Uomo, in cerca del divino. In questo modo ogni posto in terra può diventare il segno di un inizio e di una fine. Con la scelta della disposizione, peraltro intuitiva, delle pietre, o di altro materiale in natura, si fissano i percorsi fatti e si cattura l’energia sprigionata durante il passaggio.
In questo modo, chi trova a seguire partecipa e guarda. Colui che scopre l’assemblamento naturale sul sentiero terrà davanti a sé il resto.
Richard Long, Madrid Circle
La rimanenza che il tempo ha lasciato e lo spazio ha mantenuto. Così chi vede percepisce la massa, la fisicità, di quella che è stata la potenza di un’idea e il carico della sua intuizione. Forse perché quando i cambiamenti sono riconoscibili, in natura, prima capita un cammino, una linea traccia un paesaggio, un nuovo scarto della presenza umana. Richard Long trasferisce su ciò che incontra l’aspetto vitale e ordinatore dell’intelletto. Secondo quella volontà che mostra la propria fragilità e la converte poi in relazione organica. Relazione chiusa nella prova del cammino.

ginevra bria
mostra visitata il 1 aprile 2006


Villa Panza, Varese
Con mezzi pubblici: Ferrovie Nord e FFSS linea Milano-Varese. Dalla stazione: linea bus A, capolinea di fronte alla villa, oppure a piedi 20min c.a.. Con Mezzi propri: autostrada A8 Milano-Laghi fino a Varese centro proseguire seguendo le indicazioni “Villa Panza”.
Orari d’apertura: tutti i giorni dalle 10.00 alle 18.00, Lunedì chiuso tranne i festivi – Prezzo del biglietto: Adulti 9€, Ridotti (4-12 anni) 5€, Giovani e studenti (fino 26anni) 5€, Aderenti FAI 1€
Per info: telefono 02.29010068, web
www.fondambiente.it

[exibart]

3 Commenti

  1. ciao! ho notato ora una cosa e gradirei se poteste rispondermi abbastanza velocemente.. ma hanno prolungato questa mostra fino al 3 settembre??

    scusate e grazie…

  2. “In natura l’arte non esiste”
    ?!
    La natura È ARTE.
    Certo, non c’è una firma, non c’è un’autentica.
    Sarà opera dei marziani, di demiurgo, di dio, dell’evoluzione

  3. voglio capire, e l’avevo già chiesto, se questa esposizione di Long a Villa Panza è già finita o dura fino al 3 settembre, come indicato in cima alla recensione. Grazie

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