22 febbraio 2008

“La munnezza? Ma a Napoli è arte…”. E’ la nuova pubblicità del Madre…

 

di

57562(1)Sembra avere poca fortuna Mobile Cluster Glut (Neapolitan), assemblaggio di lavandino più parti di una bicicletta realizzato da Robert Rauschenberg per lo spettacolo di Trisha Brown, andato in scena al teatro San Carlo di Napoli nel 1987. Da oggetto di amletici interrogativi come “Ma che r’è?” nello spot video del museo di arte contemporanea Madre di qualche tempo fa, è diventato provocatorio slogan imperativo di “Pigliateve ‘sta munnezza”, testimone di un desiderio collettivo auspicato da più parti in Campania. Mentre i roghi bruciano a Pianura e Ottaviano, comuni ormai famosi dell’interland napoletano, mentre i media locali registrano diligentemente la nascita di nuove discariche abusive e gli albergatori si lamentano di un calo progressivo di turisti, qualcuno prende posizione in maniera costruttiva. Non da adito a sterili polemiche, Eduardo Cicelyn, direttore del Madre, quando suggerisce attraverso la campagna pubblicitaria – curata dall’agenzia romana AM Newton 21 -, che è meglio se “non buttate via l’occasione di scoprire un’altra Napoli” perché non tutti sono cumuli di rifiuti, ma c’è chi del Trash ne ha fatto un pensiero estetico e artistico. Rifiuti solidi, come la Merda d’artista di Piero Manzoni, la raccolta non-differenziata di Michelangelo Pistoletto e i rifiuti “tossici” di Alighiero Boetti sono gli altri testimonial che campeggiano in questi giorni sui maggiori quotidiani nazionali, come IlSole24 ore, La Repubblica e il Corriere della Sera. Una città diventata simbolo per riassumere quello che non funziona in Italia, nei settori della delinquenza, disoccupazione, lavoro nero e lassismo, ma, se è facile trovare un capro espiatorio in situazioni drammatiche come questa per chi vive a Napoli, è pur vero che esiste un altro modo di portare agli occhi extraregionali il positivo salvabile. Un’immagine che non mancherà di suscitare reazioni, sperando infine che la rapidità con cui questa pubblicità sta procedendo sia anche un deterrente per far si che il website del museo venga aggiornato costantemente! (irene tedesco)

[exibart]

7 Commenti

  1. Ammazza che originalità………….uno sforzo mentale sovraumano…….la vostra più che monnezza ………è demenza……..

    aridatece Totò

  2. Ok, uscite fuori dal Madre ed attendete davanti al cassonetto dell’immondizia.
    Passeremo a prendervi tra le 20,00 e le 22,00 . Prima , la raccolta dei rifiuti solidi non è consentita.
    ATTENZIONE , c’è un tipo di Munnezza che pur essendo nociva, è di origine “protetta” e“non può essere rimossa”! Pertanto , visto il superlavoro di questi ultimi mesi, siete pregati di chiamare solo se veramente interessati. No perditempo!

    ASIA .
    ( Azienda Servizi Igiene Ambientale – Napoli)

  3. Quella del mammeta non è una pubblicità , è una preghiera affinchè qualcuno gli porti via le opere d'”arte contemporanea” acquistate a fior di milioni di euro in grado di scaldare l’animo e sconvolgere gli spettatori quanto lo stecchetto di un cremino.
    evviva Nappule e pijamece ‘a munnezza…
    come al solito

  4. nzomma stu madre ci magna sempre su napoli…magna su piazza del plebiscito da anni e mò, anche nei momenti difficili per la città vuole magna’ anche sulle sue sventure…guarda che a magnà assai viene il colesterolo e, poi puoi anche morire

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