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Quattro eccezionali nuclei dipinti in rosso, fra cui si distinguono tre cavalieri, un grosso volto ed una sagoma antropomorfa in bianco. Alta la qualità figurativa, con dettagli che ben rendono, in un caso, l’elegante sagoma del destriero, la cresta dell’elmo e la veste del cavaliere.
Una scoperta di grande importanza, che non rivaleggia certo con testimonianze del Paleolitico come le grotte di Lascaux, o di Altamira, ma aggiunge un tassello importante sulla cultura figurativa dell’Età del Ferro.
La recentissima scoperta è avvenuta in Valcamonica ad opera degli archeologi del Centro Camuno di Studi Preistorici-Dipartimento Valcamonica, in seguito alla segnalazione di B. S. Hansen, studioso danese che ha individuato la parete con i dipinti sulle Scale di Paspardo.
Le indagini sull’elaborazione delle immagini digitali è in corso e l’anteprima sarà presentata al XXIII Valcamonica Symposium, in corso a Capodiponte – nel bresciano – fino al 2 novembre.
[exibart]