02 agosto 2001

Festival del Video di Locarno. I nomi dei vincitori

 
Al via in questo finesettimana uno dei più importanti appuntamenti mondiali della videoarte. Alla videoartista Claudia Aravena Abu-Ghosh il Laser d'or, l'oscar del video...

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Il VideoArt Festival di Locarno, la prima e la più antica rassegna in Europa, è, come ha dichiarato lo stesso presidente della giuria del Festival Robert Cahen, “la più vasta e aggiornata occasione di conoscere la produzione di arte video a livello mondiale”.
Il Festival attribuisce uno dei premi più prestigiosi della videoarte: ilLaser d’Or. La giuria AIVAC 2001(Associazione Internazionale per il video nelle arti e nella cultura) presieduta da René Berger, riunitasi a Losanna, ha attribuito l’importante riconoscimento alla videoartista cilena Claudia Aravena Abu-Ghosh e a Guillermo Cifuentes per l’opera Lugar Comùn / Common Place,2001, 24′ (Germania).
La Giuria del VideoFestival, presieduta da Robert Cahen, coordinata da Matilde Pugnetti e composta da Dobrila Denegri, Maelia Carera, Georges Heck, Lucio Cabutti, si è riunita per tre giorni sul monte Mottarone e ha visionato oltre 300 opere pervenute da una trentina di paesi, in particolare: Canada, Francia, USA, Italia, Germania, seguiti da Belgio, Polonia, Regno Unito, Libano, Yugoslavia, Bosnia, Georgia, Grecia, Brasile, Austria, Israele, Messico, Giappone, Svezia, Norvegia, Camerun, Svizzera, Australia, Singapore, Argentina, Hong kong, Paesi Bassi, Spagna. Si è verificata la partecipazione di numerosi giovani autori. E’ stata quindi l’occasione, ancora una volta, di raggruppare una notevole quantità di ricerche e sperimentazioni video, cinema, danza, teatro, documentario, sempre molto eccentriche rispetto all’immaginario video-tv standardizzato, che rappresentano la complessità della viva produzione artistica contemporanea.
Dalla varietà delle opere partecipanti, la commissione ha selezionato 27 video in Concorso, seguendo come criterio principale la ricerca delle innovazioni, la coerenza poetica e linguistica e la capacità creativa dei singoli artisti a riproporre la realtà con il mezzo del video.

I premi e riconoscimenti sono stati quindi assegnati a:

Gran Premio Città di Locarno:
1° premio ex-aequo (2.500 CHF)
Erè mèla mèla, Daniel Wiroth, 2001, 6¹ (Francia) (video d’animazione)
1° premio ex-aequo (2.500 CHF)
Mezoblebi, Rusundan Pirveli e Vano Tvauri, 2001, 3′ (Georgia)

2° premio (5.000 CHF)
Videoinstallazione Metastoria: percorsi in moviola sul VideoArt Festival di Locarno Scuola di Locarno a cura di Lorenzo Bianda

Premio del Consiglio d’Europa:
Le conte du monde flottant, Alain Escale, 2001, 24 (Francia)

I lavori della giuria sono stati sottolineati da quattro fasci di luce proiettati sul cielo notturno del Mottarone di Stresa, l’installazione Www Videoart In Progress del Gruppo Novalia, realizzata dalla Cip & Ciop di Claudio Leone e Willy Ricciardi, la S.r.l. fornitrice di tutti gli impianti e le tecnologie elettroniche del VideoArt Festival. Come un autentico riflettore planetario, le potenti luci della WWW Vip si riaccenderanno emblematicamente per accompagnare gli eventi del Festival.
Dopo un’attività ventennale in cui ha sempre cercato di anticipare le novità più importanti che stavano per sconvolgere l’immaginario video, le arti elettroniche e digitali, e la cyberculture, il VideoFestival di Locarno è giunto a una svolta. La novità della XXII edizione è il passaggio di consegne dell¹organizzazione a Matilde Pugnetti, attiva nel backstage locarnese già dal 1985, presidente dell¹AIVAC-Italia. Di fatto il Festival diviene un evento italiano e ufficialmente europeo.
La novità organizzativa è la dislocazione della manifestazione sul territorio del distretto dei laghi. Lo spirito è quello di coinvolgere e valorizzare il territorio e le realtà locali, nel tentativo di promuovere in una direzione non omologante la famigerata globalizzazione apportata dalle nuove tecnologie. Il festival avrà poi in ottobre un’importante tappa romana all¹interno della III Edizione di “Arte & Tecnologia”, la biennale di arte elettroniche, della televisione di qualità, dell’editoria multimediale, curata da Marco Maria Gazzano. Il Festival avrà un respiro europeo con la messa in onda dei video sul Canale televisivo sperimentale via satellite Ars Tv Eutelsat Premium Channel, a partire dal mese di ottobre sino alla primavera 2002, a cura di Marco Maria Gazzano.
Momento centrale della vita del Festival è il convegno internazionale di discussione sulle valenze estetiche, politiche ed etiche delle nuove tecnologie. Il convegno di quest’anno, Divenire i primitivi del futuro: verso un’era del Quaternario, prende spunto da un intervento di René Berger, uno dei maggiori esperti mondiali di videoarte ed estetica dei nuovi media, presidente onorario di AIVAC e AICA.



Programma del Festival

Gli altri video selezionati

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Lavinia Garulli



XXII Festival e Forum Internazionale del video, delle arti elettroniche e della nuova cultura emergente. Locarno e Laghi 2001. Mottarone, Verbania, Villadossola, Orta San Giulio, Locarno. Dal 2 al 12 agosto 2001.
AIVAC Italia (Associazione Internazionale per il Video nelle Arti e nella Cultura- Italia).
Piazza S. Vittore 3. 28822 Cannobio. Tel/fax 032370797 E-mail: studiopugnetti@libero.it
Fondazione Novalia. Sede operativa: via Nazionale 74. Baveno (VB).
Roma, ottobre 2001
III Edizione di “Arte & Comunicazione”
Europa, ottobre 2001 Primavera 2002
Canale televisivo sperimentale via Satellite ARS TV EUTELSAT Premium Channel

[exibart]

2 Commenti

  1. Tutti i tuoi articoli (ormai cominciano a essere parecchi…) riguardanti la Videoarte o altre espressioni in cui è protagonista la tecnologia video e digitale sono una piccola/grande, unica, esauriente e, soprattutto, coltissima enciclopedia on-line su tali realtà. Sarebbe molto interessante se si potesse, in futuro, fare una ricerca sui principali archivi nei quali sono conservate le copie dei lavori presentate ai concorsi (in certi casi, infatti, il Festival trattiene la copia inviata e la conserva). Addirittura i lavori del grande Robert Cahen, ad esempio, sono poco noti e di ardua reperibilità. Trovo stupefacente il perfetto equilibrio che si instaura tra il tuo modo di scrivere fluido, perfettamente organizzato, e la densità estrema di informazioni che ogni tua frase trasmette. Come sempre, anzi… meglio di sempre: un intarsio di rigore scientifico e poesia – la tua prosa -, attraverso cui la Videoarte riconquista tutto il suo fascino di disciplina che sfugge – per adesso – a facili classificazioni. E sembra davvero che tu stessa sia la creatura un po’ evanescente di un Video d’autore… Sicuramente nell’animo di chi legge resta la curiosità nei confronti di quest’ambito artistico, e alcune domande: che cos’è? dove può condurre? quali dimensioni apre? mediante quali modalità è riproposta la realtà? E tu ogni tanto ti avvicini al mistero, lo contempli e poi indichi la strada, e tutto ciò di cui parli diviene attraente e prezioso. Le parole di chi ammira il tuo lavoro, invece, sono banali e ripetitive: di questo mi scuso.

  2. Cara Lavinia Garulli mi unisco a Costantino per quanto ha detto, il tuo articolo è bellissimo, presentato in modo da essere ben compreso e letto con piacere. Complimenti. Maria

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