15 dicembre 2011

fino al 29.I.2012 La Casa – giovani artisti serbi Verona, Palazzo Forti

 
Un palazzo che non è solo contenitore ma anche contenuto all’interno delle opere che diventano portatori di valori e di esperienze del vivere quotidiano. Una mostra che diventa una casa museo di un Paese che non è mai stato così vicino a noi...

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Palazzo Forti questa volta stupisce per l’azzardo espositivo, per la volontà di mettersi in gioco cercando di avvicinare il più possibile il mondo di questi giovani artisti serbi con il nostro. O forse, è proprio il contrario. Entrando nella prima sala della mostra appare chiaro il messaggio evocato dalla lettera della prima artista, Boba Mirjana Stojadinovic (Belgrado, 1977), in cui chiede espressamente al visitatore di prendere possesso della chiave presente e di aprire la porta indicata sul foglio. Una volta entrato dovrà descrivere all’artista ciò che ha visto e provato mediante un’altra lettera. In questo modo si viene a creare una sorta di corrispondenza tra i due dove lo sconosciuto è appunto il fruitore. Quindi si assiste ad una volontà di rendere partecipe il visitatore che non è più mero acquisitore delle informazioni ma diventa parte attivo del prodotto artistico che, in questo caso, è rappresentato solo ed esclusivamente dalla lettera che, senza il suo corrispettivo identificato dal palazzo, perderebbe di significato. La visita prosegue, poi, per le altre sale della “casa-museo” assistendo, di volta in volta, a rappresentazioni che appaiono il prolungamento visivo di un pensiero, di un ricordo, di un vissuto dell’artista protagonista.

Così i cuscini bianchi ricamati di blu appoggiati sopra a un divano color corallo prendono il nome di Album fotografico. Rendi questo momento unico dell’artista Aleksandra Stratimirovic (Belgrado, 1968, vive a Stoccolma). Gli ambienti di rappresentanza sono costruiti ad arte in modo da fornire al fruitore tutti gli strumenti indispensabili per arrivare a comprendere ciò che gli sta davanti. A volte è un grido soffocato contro la società tecnologica omologata a una grigia esistenza senza valori. È il caso dell’installazione di Ana Nedeljkovic (Belgrado, 1978) intitolata Nessuno ha paura dei conigli in cui questi piccoli animaletti rosa si aggirano indisturbati in qualsiasi parte del mondo eseguendo meccanicamente qualunque azione quotidiana. E il paradosso è che la loro testa è vuota. In Goran Micevski (Belgrado, 1977) vi è la volontà di sopravvivere al tempo, alle mode, ai cambiamenti della società (non per niente il titolo è I will survive) mediante una proiezione di sé sopra a un letto come se vi fosse sdraiato. L’artista cerca di parlare, di dire qualcosa ma non viene udito a causa della musica assordante che riempie la stanza.

 
 
È la rappresentazione di un’anima muta, che non riesce a farsi ascoltare mentre attorno a lui la gente passa e se ne va. La ricerca di questi giovani artisti serbi abbraccia qualsiasi forma artistica e l’apporto dei materiali è esaustivo nel far capire al visitatore i significati delle opere esposte. Un’esposizione coerente, leggibile, e di effetto.
 

erika prandi
mostra visitata sabato 26 novembre 2011

dall’8 ottobre 2011 al 29 gennaio 2012
La casa – Giovani artisti serbi
A cura di Aurora Fonda e Zara Audiello
Palazzo Forti – Galleria d’Arte Moderna
Volto Due Mori, 4 – 37121 – Verona
Orario: da martedì a venerdì ore 9.00 – 19.00; sabato e domenica ore 10.30 – 19.00; lunedì chiuso
Ingresso: intero € 6; ridotto € 5 per gruppi, studenti, militari, possessori Card e anziani; ridotto € 3 per scolaresche e bambini dagli 8 ai 14 anni; gratuito bambini fino a 7 anni, over 65 residenti nel comune, portatori di handicap e insegnanti scolaresche
Info: tel. + 39 045 8001903;
www.palazzoforti.it

 

[exibart]

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