16 aprile 2012

Di nuovo VIP Art Fair: torna la fiera virtuale, stavolta in declinazione “Paper”. Dal 18 al 21 aprile, online naturalmente

 

di

DAMIEN HIRST Dead Black Utopia Inkjet, glaze, and foilblock on Hahnemühle photo rag ultra smooth 305gsm Edition of 55 Signed and numbered Published by Paul Stolper & Other Criteria Image: 69.4 x 55.5cm Sheet: 86.5 x 71cm 2012

Torna VIP Art Fair, dopo la seconda edizione chiusasi lo scorso 8 febbraio. Torna, per la prima volta, in versione “Paper”. No, nessuna carta stampata da sfogliare, ma un ridottissimo parterre di gallerie, di cui nessuna italiana, che propongono solo opere, multipli, disegni e stampe su carta. Si comincia con la Broke Alexander di New York, che vanta nelle sue scuderie artisti come Dan Flavin, Nauman e, tra i proposti alla Vip Paper, Raymond Pettibon. Maxwell Davidson propone una selezione di stampe del dopoguerra, soprattutto Pop, con Tom Wesselmann in prima fila e una serie di disegni di Alexander Calder. Craigg F. Starr propone minimalismo e affini, con Donald Judd -anche se in galleria, in una sede reale, aperta nel 2004 a Midtown, i pezzi vanno da Ed Ruscha a Barnett Newman e Sol LeWitt.
Dall’Europa partecipano Alan Cristea e Paul Stolper da Londra, quest’ultima editore di stampe d’arte contemporanea e galleria che presenta una grande varietà di stampe, nate dal lavoro diretto con una serie di stra-noti artisti contemporanei. E tra le ultime edizioni pubblicate dalla Galleria vi sono opere inedite di Don Brown, Damien Hirst, Shepard Fairey, Peter Saville e Gavin Turk. 
Da Muenster invece partecipa Mike Karstens, che dal 1989 realizza multipli ed edizioni per artisti come Sigmar Polke e Richter, mentre uniche presenze al di fuori del mondo occidentale la James Cohan Gallery, succursale cinese (di Shangai) dell’omonima galleria fondata a New York nel 1999 e la Tolla Duke Contemporary di Singapore, che come mission dichiara di voler fornire delle modalità di vendita di opere che abbassino i prezzi del mercato e che i suoi “prodotti” possano essere vendibili anche ad un pubblico più vasto senza necessariamente perdere forza. Tolla Duke inoltre promuove uno scambio tra Regno Unito e Sud Est Asiatico, nella volontà di lanciare i propri artisti, tutti provenienti dalla zona, verso un mercato più globale.
Dopo le critiche e le lamentele arrivate all’indomani della prima edizione, nel 2011, perché il sito di una fiera online non era  stato governabile da buona parte degli utenti che si erano iscritti, incuriositi dalla nuova modalità di “andare in fiera”, e dopo le critiche sull’inutilità del progetto da parte di alcuni galleristi nella seconda edizione dello scorso febbraio, dove però gli accessi al sito e la sua funzionalità erano andati lisci, una nuova versione ci attende. In attesa delle prossime. Tra cui la prossima MFA, a giugno, dedicata agli artisti emergenti, e la VIP photo, prevista per luglio. (marianna agliottone) 

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