10 settembre 2012

Salvate Milano! Subito! “That’s Contemporary” lancia un nuovo episodio di S.A.V.E., per rimappare il contemporaneo in città

 

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Inizierà il prossimo 13 settembre, in occasione della data di apertura della nuova edizione di StartMilano, quest’anno spalmata su 10 giorni di opening e due week end di arte, un nuovo episodio del progetto S.A.V.E., ad opera di Ambra Pittoni e Paul-Flavien Enriquez-Sarano // alias Ze Coeupel. Nato nel 2009 a Berlino, S.A.V.E. si propone come un dispositivo di indagine senza una sede fissa, con lo scopo di trovare soluzioni per affrontare lo stato attuale delle cose. Per questo S.A.V.E. si pone come un meccanismo che cambia la sua identità a seconda dei luoghi in cui è chiamato, e coinvolto, a operare.
Per quasi un mese, fino all’8 ottobre “That’s Contemporary”, il network del contemporaneo a Milano, presenta nella città lombarda la nuova declinazione di S.A.V.E., tutta incentrata sulla mappatura della situazione del sistema dell’arte italiano e milanese e sul ruolo dell’artista rispetto al terreno in cui si trova ad operare.
Un censimento attraverso una serie di quattro pseudo-uffici dislocati in quattro delle realtà più contingenti all’arte contemporanea, anche istituzionali: Museo del Novento, Residenze Fare, Careof DOCVA ViaFarini e Lucie Fontaine. Ed ecco che Ze Coeupel si impegnerà per questo periodo a tenere aperto l’ufficio di questo “censimento” per accogliere ed ascoltare, in forma anonima, le testimonianze degli artisti attivi in città. Il censimento produrrà una documentazione cartacea ed un archivio on-line sul quale poggierà la creazione di una nuova mappatura di Milano relativa ai luoghi in cui vivono gli artisti e alle testimonianze rilasciate.
Un’iniziativa che nasce come prima edizione di “Narratives”, progetto curatoriale di That’s Contemporary che mira a rimappare Milano attraverso narrazioni inedite, sviluppare con addetti ai lavori dell’arte, designer, urbanisti e archittetti, che reinterpretino la città. Tutti a raccolta insomma per mettere nero su bianco i problemi e le glorie di quella che è la città forse più “contemporanea” d’Italia, ma che vive di un continuo affanno. Dopo il “censimento” chissà che non possa essere la volta di un referendum, e che qualcosa possa mutare. Per ora, chi è interessato, può andare a raccontare la propria. Il 13, da Careof DOCVA Viafarini.

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