04 febbraio 2013

Bob Wilson e l’Italia. Dopo Bologna stasera il grande regista è al Franco Parenti di Milano, a raccontare del suo personale Amleto

 

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È appena passata una settimana dalla fine di Arte Fiera e Bob Wilson fa di nuovo capolino tra le fila dei palchi italiani. Stavolta a Milano, dove non saranno in scena E dei Gufi sentii lo stridere, che apre stasera a Casa Saraceni o il Macbeth del Teatro Comunale bolognese, ma una panoramica sulla figura più nota della tragedia shakespiriana, nell’ambito della programmazione del Teatro Franco Parenti di Milano e dei suoi lunedì di incontri, che con il “Progetto Amleto” continuerà a raccogliere, fino a giugno, alcune testimonianze pubbliche da parte di grandi protagonisti del Teatro internazionale. Leone d’oro alla Biennale del 1993, Wilson stasera guiderà il pubblico in un percorso innovativo, multimediale e visionario, alla scoperta del grande classico. Alla tragedia più famosa del mondo, scritta tra il 1600 e i due anni successivi circa, Wilson ha dedicato ampio spazio nella sua carriera, portandolo in scena anche a Spoleto nel 2008, per il rilancio del Festival dei Due Mondi e che nel 1995 aveva portato in scena a New York, con una scarna scenografia e il suo famosissimo monologo. Si comincia alle 20.30, in una modalità di seduzione che da sempre ha accompagnato il lavoro dell’artista già dagli anni ’70, quando debuttò nel mondo del teatro e dell’opera con Philip Glass.

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