11 settembre 2013

Fino alla fine della Biennale di Venezia e oltre Tadao Ando, Francesco Bonami, Jota Castro, Francesco Dal Co, Gabriele Di Matteo, Barnaba Fornasetti & V.Manzi, Carlos Garaicoa, Marc Kalinka, Steve Piccolo, Christoph Radl, Balconism Venezia, App Store

 
La App “Balconism”, ecco la mostra virtuale realizzata in una città già carica di opere e di storia. E occasione per ripensare la natura dell’arte -

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Una proposta inedita e capace di coinvolgere un pubblico ampio è ciò che caratterizza “Balconism”, il progetto espositivo curato da Oxana Maleeva e concepito all’interno di un’applicazione mobile sviluppata da Elisa Bernardoni per iPhone e iPad. La mostra virtuale è stata presentata in occasione della 55. Biennale di Venezia con l’intento di offrire una lettura e un’interpretazione della città dentro un display alternativo che esclude qualsiasi intervento concreto sul territorio – già saturo di storia, opere ed esposizioni d’arte – attraverso uno strumento tecnologico che si presta qui come filtro espositivo della Serenissima. 
Protagonisti della mostra sono i seducenti balconi di Venezia, elementi decorativi che si interpongono tra lo spazio pubblico e privato, capaci di sollecitare l’immaginazione di passanti e turisti grazie a quella magia che li rende, ancora oggi, così suggestivi. Autori delle storie, delle immagini e delle narrazioni sonore, dal tono ironico e talvolta surreale, sono invece dieci personalità tra artisti, architetti, curatori e scrittori – Tadao Ando, Francesco Bonami, Jota Castro, Francesco Dal Co, Gabriele Di Matteo, Barnaba Fornasetti & V.Manzi, Carlos Garaicoa, Marc Kalinka, Steve Piccolo, Christoph Radl – chiamati a dare libera interpretazione dei balconi veneziani attraverso codici espressivi e sensibilità diverse. 
Ma le peculiarità di “Balconism” non si esprimono soltanto in un concept sperimentale e in un’architettura espositiva hi-tech, ma anche in nuove opportunità di fruizione dell’arte.
La app mette infatti a disposizione una mappa geo-referenziata che accompagna il visitatore per le vie della città, offrendo la possibilità di fruire simultaneamente del progetto nella realtà e nello spazio virtuale, dove le opere ne sono diretta interpretazione. Come nell’opera Alter Bahnhof Video Walk di J. Cardiff & G. Bures Miller presentata nella stazione di Kassel durante dOCUMENTA (13), la mostra “Balconism” arricchisce lo spazio senza intervenire materialmente su di esso, originando quel fenomeno – la bridge-experience – in grado di dare continuità tra contesti differenti: quello tangibile e quello virtuale. 
Intuitiva e funzionante in ogni situazione (anche su un battello), fruibile anche da un pubblico lontano, questa mostra invita a riflettere su come l’intersezione tra arte contemporanea e tecnologia sia capace di realizzare valide alternative e, forse, nuove pratiche artistiche. 
Francesca Ceccherini
Mostra visitata il 28 maggio 2013
Disponibile su App Store e visitabile sempre
www.balconism.org 

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