22 settembre 2013

“Sognare giocando”, ovvero fate immortalare il vostro compagno di giochi preferito, in un happening che guarda alla costruzione del mondo

 

di

Bruno Cattani, -Sognare giocando- 2013
C’è dietro uno sguardo verso le rappresentazioni mentali che ognuno di noi ha vissuto in compagnia di un compagno di giochi inanimato. Quella porzione di mondo che ci ha accompagnato per un periodo di tempo più o meno lungo dell’infanzia. “Sognare giocando” è il progetto del fotografo Bruni Cattani, che oggi all’Atelier Anna Baldi Almanacco di Reggio Emilia metterà in scena con l’ausilio di chi porterà con sé il proprio giocattolo, che sarà fotografato in un piccolo set, preludio di una mostra che sarà sviluppata in primavera.
Spiega Cattani: «I giocattoli in sé, se non sono stati usati non hanno vita. Sono tutti uguali, sono oggetti concreti, ma se un bambino li ha toccati, amati, sbattuti, trasformati, vivono; i segni delle emozioni, delle fantasie che hanno rappresentato nel gioco e che il bambini hanno vissuto attraverso di loro, lasciano una traccia, che si vede e che si “sente”, nel colore, nella forma, nella posizione in cui sono rimasti».
Una posizione di “Narrative Art” a partire da quella dimensione che per i bambini non è un passatempo, ma il lavoro fondamentale attraverso cui crescere ed alimentare il pensiero simbolico, lo spazio mentale.
Fotografo dal 1982, il progetto del gioco di Cattani arriva a qualche anno di distanza dalla commissione del Musée Rodin di Parigi “Camille Claudel. Anatomia di una vita interiore” per Palazzo Magnani e da “Luoghi della Follia”, esposto alla Galleria Parmeggiani. 
Un percorso che non abbandona la fascinazione per il mondo dell’anima, riportando anche in questo caso una traccia, una presenza giocosa che si scopre e che si “sente”, nel colore, nella forma, nella posizione in cui sono rimasti i giochi immortalati. Un incantesimo che svela tutto il mondo della gioia, del coraggio, ma anche della paura e dell’abbandono. 

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