15 dicembre 2013

Una stanza per l’arte, a Roma. La apre Coralla Maiuri, e si comincia con musica, video e un brodo di “affinità elettive”

 

di

una fotografia di Coralla Maiuri

Che cos’è l’arte se non un risultato di incontri, inclinazioni, sguardi comuni? E cosa sarebbe l’arte se non ci fosse un continuo scambio, a volte scontro, di idee e opinioni. Vicina ad uno spirito -e ci si passi il termine- romantico dell’arte, Coralla Maiuri, artista romana, ha deciso di aprire una project room e di farne il campo di una serie di incontri che inizieranno martedì alle 18. La location è al 17 di vicolo del Piombo, a due passi da Piazza Venezia e dal Quirinale, e il primo sasso che Coralla lancerà è intitolato “Sotto la lingua nessun segreto”, una delle poche frasi-aforismi che scorrono sul video dell’artista che introduce quest’apertura, e che rappresenta la totale accettazione rispetto alla mancanza di chiavi per sciogliere l’enigma che avvolge le nostre vite. 
Il primo ospite invitato, nella nuova stanza dell’arte capitolina, è Riccardo Giagni che parteciperà con un intervento sonoro che si avvicinerà alla dimensione “nomade” praticata da Coralla, che per l’occasione esporrà un lavoro “folle” quanto emblematico di come l’arte possa essere l’incrocio di generi, forme, sapori, discipline e musica, design, video, danza e relativa con-divisione: un brodo. 
Esattamente, un consommé “globale”, realizzato con una serie di ingredienti che spaziano per latitudine e longitudine, per geografie, tradizioni e territorio: 
Vongole
Gallina
Pancetta
Piccione 
Barbabietola 
Muscolo
Scampi
Carota
Sedano
Chiodi di garofano 
Ginocchio
Cipolla 
Alloro
Vino 
Cardamomo 
Pepe 
Cannella 
Ginger 
Pomodoro 
Lemongrass 
Ecco la nuova ricetta per l’arte, esclusivamente su invito per i protagonisti, e ad ingresso libero per tutti i commensali che vorranno. «Conosco lo spavento e la malinconia per questo con il mio lavoro cerco di pacificarmi, produrre slittamenti mediante una memoria fertile di alcune intuizioni che oltrepassano il quotidiano» racconta Coralla Maiuri. Bello come l’incontro fortuito tra un brodo, un video, e ottima musica. Vi ricorda qualcosa? 

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