16 dicembre 2014

Roma nelle residenze artistiche. Un convegno, all’Istituto Neerlandese, tra storia e attualità partendo dal celeberrimo Prix de Rome

 

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Se c’è una cosa per cui Roma nel sistema della cultura dell’arte è famosa, è la sua grande internazionalità sotto il profilo delle residenze d’artista, offerte da Accademie e Istituti stranieri che danno la possibilità ai creativi di vivere per un periodo nella Capitale. Un argomento che è anche il tema di un convegno che oggi andrà avanti, fino alle 17, all’Istituto Neerlandese, organizzato dall’Ambasciata Olandese e dal Mondriaan Fund di Amsterdam e con il patrocinio di Roma Capitale.  
L’appuntamento intitolato “Residenze artistiche internazionali a Roma – Confronto sulla storia e sull’attualità del Prix de Rome”, è ideato e curato dall’artista e studiosa Krien Clevis, e vuole essere una ricerca e un approfondimento sull’importanza e sul rapporto degli artisti non italiani con la Città Eterna, e durante la giornata si alterneranno le voci del Direttore del Reale Istituto Neerlandese di Roma, l’Ambasciatore per la cooperazione culturale del Ministero degli Affari Esteri dei Paesi Bassi, l’Assessore Giovanna Marinelli, e dei direttori e responsabili culturali di Accademia di Francia, Deutsche Akademie, British School at Rome, American Academy, Reale Istituto Neerlandese a Roma, Mondriaan Fund, e de Appel Arts Centre di Amsterdam, solo per citarne alcuni. 
Una tradizione, quella dell’ospitalità romana, vecchia almeno quanto il Prix de Rome, fondato in Francia nel 1666 ai tempi di Luigi XIV, e che nel 2013 è stato riadattato dai Paesi Bassi, che hanno reintrodotto la vecchia tradizione per permettere ai propri artisti di studiare e lavorare nella capitale per un periodo di tre mesi. La città eterna come ai tempi del Grand Tour, fonte inesauribile di ricerca e ispirazione. E sempre contemporanea.

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