08 febbraio 2016

Un ricchissimo, e internazionale, caffè di Palermo. Sguardo da vicino in uno spazio poliglotta, laboratorio di idee e d’arte

 

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Sembrerebbe un pretesto sfruttare il centenario del Cabaret Voltaire di Zurigo per parlare dell’attività del Caffè Internazionale di Palermo, ma le due realtà hanno veramente qualcosa in comune. La culla di Dada aveva quell’aspetto laboratoriale nonostante tutto, nonostante la guerra, nonostante le avanguardie codificate nel loro portato rivoluzionario, nonostante il non senso delle iniziative, nonostante Dada stesso. Il Caffè Internazionale è anch’esso un laboratorio, oltre che un bar. Il Caffè Internazionale è un locale multietnico e multiculturale. I gestori sono Darrell Shines e Stefania Galegati. Lui, afro-americano, è stato tour e production manager per 25 anni; lei è la nota artista italiana. Li accompagna Davide Ricco, un coltissimo barman/curatore. 
Il Caffè Internazionale è anche uno spazio espositivo, una sala concerti e, naturalmente, un bar. Ma dov’è il Caffè Internazionale? Scendendo da via San Basilio si entra in un androne segnato da una lucina verde, da li si accede a un cortile, nel cortile al centro c’è una palma e tutt’intorno, sotto le terrazze abitate, uno spazio espositivo, un magazzino e il caffè internazionale, che si articola dentro il piano terra di un vecchio edificio. Il laboratorio creativo del Caffè Internazionale espone in questi giorni una mostra di Coquelicot Mafille (foto sopra).  
Questa quinta mostra dello Spazio Espositivo del Caffè Internazionale è una tappa del progetto Encyclopédique – une histoire du monde. Prima di questa istallazione la galleria ha ospitato l’opera di Campostabile, INOX, il reportage fotografico su Palermo di Francesco Faraci, i lavori di Antonio Costa intitolati Milano 5, e la collettiva Baby Bloom Palermo Soul con opere di Rebecca Agnes, Alvise Bittente, Cuoghi Corsello, Serena Vestrucci, Goldie e Chiari, DER Sabina, Marta Iorio, Giuseppe Pietroniro, Marco Raparelli, Genuardi Ruta, Luca Bertolo, Alessandro Sarra e Zimmerfrei. 
Ogni Domenica pomeriggio si possono ascoltare delle piccole conferenze e dibattiti come ad esempio quello di domenica scorsa sull’aura dell’arte contemporanea con Serena Giordano e Alessandro Del Lago, ma nelle precedenti domeniche oltre il sottoscritto hanno parlato in questi IntellectualEYEzed, l’ingegnere informatico Lorenzo Faletra sul sistema cibernetico Arduino, il fisico teorico Luciano Burderi sull’Esistenza degli dei e il critico e curatore Lorenzo Bruni sulla scrittura nell’arte contemporanea. Al Caffè internazionale, ogni giovedì proiettano film sugli artisti contemporanei e stanno organizzando anche un’orchestra, insomma un bel po’ d’iniziative.  Non solo per un semplice caffè! (Marcello Carriero)

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