25 marzo 2016

La lingua italiana torna in TV. L’artista Sabrina D’Alessandro, in collaborazione con GAMeC di Bergamo, lancia su Sky il suo “Ufficio Resurrezione Parole Smarrite”

 

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Vi ricordate le lezioni di italiano che arrivavano dal piccolo schermo negli anni ’50, e che in qualche modo hanno contribuito a scolarizzare l’Italia? Ecco, stavolta in TV arrivano le parole smarrite.
Ecco il nuovo programma di Sky, in collaborazione con GAMeC di Bergamo, che presenta un progetto dell’artista Sabrina D’Alessandro, ogni mercoledì per 11 settimane. Il titolo? Proprio URPS (Ufficio Resurrezione Parole Smarrite), un’operazione che da anni lavora sulle parole rare della lingua italiana con l’obiettivo di tornare a diffonderle, in una modalità tra sospesa fra arte e filologia. 
E come verranno rimesse al mondo, queste parole un po’ morte ma affascinanti, e ancora possibili? Attraverso una serie di video-pillole in cui l’artista metterà in scena la “Divisione Mutoparlante”, un mimo che attraverso i gesti illustrerà i lemmi raccontati fuori campo.
Volete qualche anticipazione di chi ci sarà on stage? per esempio la “redamazione” (l’amore reciproco e corrisposto di cui parlava Savonarola), il buon “origliere” (il cuscino) che per Nicolò Tommaseo è metafora di buona coscienza, o il “ponzamento” citato da Giovan Maria Cecchi (l’eterna elucubrazione spesso priva di soluzione). L’arte della parola, insomma, torna in video. 

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