11 luglio 2016

Fino al 24.VII.2016 Jessica Warboys. Allotropes Casa Masaccio, San Giovanni Valdarno

 

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Tre film, l’uno molto diverso dall’altro ma con un unico filo conduttore: il paesaggio. È, infatti, questo il perno attorno cui ruotano le tre realizzazioni presentate a Casa Masaccio Centro per l’Arte Contemporanea a San Giovanni Valdarno da Jessica Warboys (1977), l’artista inglese che per la prima volta si trova a esporre in uno spazio pubblico italiano. 
Si tratta di tre brevi film Pageant Roll (2012), Boudica (2014) e Hill of Dreams (2016) – coprodotto dall’istituzione valdarnese con la Tate St. Ives e la Kunsthall Stavanger in Norvegia – che suscitano stupore e ci proiettano in un mondo e in una cultura arcaica e misteriosa.
Le realizzazioni di Jessica – artista poliedrica che utilizza vari media, dalla pittura al video, dalla performance all’uso di vetri colorati – si basano su un substrato intriso di “memoria”: memoria intesa come ricordo personale dell’artista ma anche memoria storica, infatti, il mondo entro il quale si sviluppano le sue storie ha a che fare con la cutura celtica, i racconti gotici e la storia antica. Tre filoni entro cui Jessica “pesca” per alternare il passato con il presente, la realtà con la finzione.
In Pageant Roll del 2012 la brughiera della Cornovaglia spazzata dal vento è protagonista insieme ai megaliti testimoni dell’antichità celtica. Qui il paesaggio arcaico e quasi incontaminato è interrotto da elementi stranianti di chiara matrice contemporanea unici segni tangibili dei tempi nostri. Gli oggetti che paiono muoversi come per magia si inseriscono con ritmo cadenzato e stupefacente in sequenze filmiche con chiari richiami pittorici che si alternano a momenti di danze rituali e apotropaiche.
Jessica Warboys, Pageant Roll, 2012
Boudica del 2014 indaga la figura della mitica eroina, regina guerriera, e attraverso il paesaggio tenta di riscriverne la leggenda. Partendo dalla statua di Budicca forgiata da Thomas Thorycroft per il ponte di Westminster a Londra, il film propone una serie di immagini che alternano visioni placide di paesaggio con cavalli bradi a frammenti di fiamme roventi e crepitanti che avvolgono la statua dell’eroina. La protagonista femminile dai capelli rossi che vorticosamente ruota un hola hop reca le insegne celtiche dipinte sul volto. 
L’ultimo film della trilogia Hill of Dreams si ispira al libro omonimo pubblicato nel 1907 da Arthur Machen, scrittore vittoriano nato nello stesso paese in cui, circa un secolo dopo, è nata Jessica. Anche qui la matrice storica è molto evidente e la biografia di Machen è fonte di ispirazione per la trama del film. Girato nel Galles del sud Jessica Warboys reinventa il mondo nel quale Machen ha vissuto e a questo sovrappone il suo mondo. Un alternarsi visionario di immagini del lussureggiante paesaggio gallese che hanno come luogo catalizzatore il leggendario anfiteatro della città costruito dai legionari romani nel 75 d.C.
Oltre ai tre film, la mostra di casa Masaccio – “Allotropes” – presenta tre nuovi dipinti appositamente realizzati per lo spazio. Ognuno di essi corrisponde a un film della trilogia come allotropo di un soggetto o luogo in comune: la Cornovaglia, Norfolk e il Galles; Boudicca e Machen.

Enrica Ravenni
mostra visitata il 28 maggio 
Dal 28 maggio al 24 luglio 2016
Casa Masaccio | San Giovanni Valdarno
Jessica Warboys. ALLOTROPES
Orari: feriali 15-19, festivi 10-12/15-19
Corso Italia, 83,
San Giovanni Valdarno (AR)
Info: +39 055 9126283, casamasaccio@comunesgv.it

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