14 luglio 2016

Politecnico, Piccolo Teatro, e Milano. In un viaggio interattivo tra tecnologia e spettacoli, per festeggiare 150 anni di invenzioni

 

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Un enclave di scienza nel mondo teatrale o un nuovo viaggio sinestetico tra Tecnologia e Teatro il Piccolo Spazio Politecnico, nuova area multimediale, che ospita mostre temporanee interattive a ingresso libero, incastonato nella mitica e storica sede del Piccolo Teatro Grassi (Via Rovello 2) all’interno di Palazzo Carmagnola, dimora quattrocentesca le cui vestigia appaiono nel Chiostro rinascimentale (riportato agli antichi splendori da un restauro conservativo del Comune di Milano), di proprietà per un certo periodo di Cecilia Gallerani (La dama con l’ermellino di leonardesca memoria) e adibito a vari usi nei secoli (anche luogo di detenzione e tortura durante il secondo conflitto mondiale)? Ai visitatori l’ardua sentenza.
Giudizio comunque influenzato da soddisfatta sorpresa nel vedere coniugati in modo armonico interessi che ciascuno fonde automaticamente nella propria mente come avviene in modo esemplare e coinvolgente nella video-installazione interattiva dal titolo “Un viaggio caleidoscopico – scoperte e ricerche politecniche”.
Aperta al pubblico fino a fine settembre, l’installazione è stata inaugurata presso il Chiostro Nina Vinchi da Sergio Escobar (Direttore del Piccolo Teatro di Milano), Giovanni Azzone (Rettore del Politecnico di Milano) e dai curatori Luisa Collina e Federico Bucci (entrambi del Politecnico) che ne hanno illustrato origine e finalità. È stata evidenziata la tensione comune a superare i limiti apparenti mettendo in atto un ‘meticciato’ tra Università, Teatro e città, frutto di un ‘albero delle idee’ concretato in eventi che coniugano innovazione, creatività e apertura culturale: viaggi che guardano al passato per volgersi al futuro.
La mostra riunisce in modo singolare i contenuti di due esposizioni organizzate dal Politecnico per festeggiare nel 2013 i suoi 150 anni: TECH stories (in collaborazione con il Museo Leonardo da Vinci) con dieci “taccuini” (sulla storia dell’Istituzione a cominciare da Il miracolo della fondazione di Francesco Brioschi, 1858) e Milano 2033. Semi di futuro. 150 anni del Politecnico di Milano (in sinergia con la Triennale di Milano) con nove “taccuini” che attraverso immaginarie interviste a cittadini milanesi del 2033 dimostrano come la loro vita sia resa più facile e agevole dalle ricerche dell’oggi.
Fulcro dell’originale mostra un magico leggio sul quale ciascuno appoggiato il taccuino scelto può fruire di piccoli racconti dal ritmo breve e veloce, pillole di una storia lontana e vicinissima con cui scoprire le intuizioni dell’operoso passato meneghino – come l’Elicottero a vapore di Enrico Forlanini, 1872–1877 che effettivamente si alzò di alcuni metri da terra, la gloriosa Lambretta di Pier Luigi Torre, 1947 dal nome palesemente milanese essendo derivato dal fiume Lambro e l’Isetta di Ermenegildo Preti, 1952–53, nata per essere parcheggiata a spina di pesce quindi con la porta apribile verso il marciapiede – o divertirsi con i racconti sulla vita dei giovani del 2033.
Fanno da collante brani del vivace spettacolo Miracoli a Milano, scritto e recitato da Laura Curino in occasione del 150esimo del Politecnico. (Wanda Castelnuovo)

Nelle foto: Viaggio Caleidoscopico. Courtesy Alessia Santambrogio

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