02 settembre 2016

Sotto la carta il mercato canta! Ecco un tour alla fiera WopArt di Lugano, la prima dedicata unicamente a opere su fogli e derivati

 

di

Disegnando s’impara a dare forma a immaginazione, idee, astrazioni, con punti, linee e superfici, e gli artisti lo praticano da sempre; ma sotto la carta c’è di più! 
Un’ occasione unica per riscoprire la potenzialità poetica, espressiva, nonché il primato del disegno di autori dalle diverse ispirazioni e linguaggi, antichi, moderni e contemporanei che in comune hanno appunto il foglio come supporto (includendo anche la fotografia d’autore e l’acquerello giapponese) è WopArt, acronimo di “works on paper”, la prima fiera dedicata alle opere su carta e al disegno nelle sue molteplici declinazioni allestita al Centro Esposizioni (aperta al pubblico da oggi al 5 settembre) a Lugano. 
La Fiera svizzera gode di una posizione strategica che mira a conquistare un mercato nordeuropeo, organizzata da LoboSwiss, filiale ticinese dell’emiliano Studio Lobo, promotore di ModenaAntiquaria, col patrocinio della Città di Lugano e altri sostenitori, e presenta una interessante carrellata di circa 50 gallerie internazionali selezionate dai curatori e presidenti del comitato scientifico: Giandomentico di Marzio e Paolo Manazza, entrambi giornalisti, critici d’arte e pittori, soprattutto appassionati d’arte affiancati da un time di addetti ai lavori tutto italiano. Il loro è un gioco di squadra che punta sulla qualità delle opere, sulla contaminazione tra il passato e il presente e il rilancio della carta come “oggetto d’arte” e soggetto di riflessione sul valore del disegno al di là delle quotazioni in borsa, dal sexappeal immateriale, tornando alla seduzione della materia più o meno porosa, organica, duttile e versatile e primaria. 
In Svizzera, paradiso fiscale per eccellenza, ricordiamo che la rassegna “Bianco e Nero”, incentrata sul disegno e sull’incisione a Lugano negli anni’50 del secolo scorso, aveva entusiasmato un pubblico colto e spianato la strada a un collezionismo di opere su carta oggi più che mai vitale. Si aggiunga che in seguito all’esposizione “Disegni italiano del Novecento” (1990), ospitata nelle Sale di Villa Malpensata,  il foglio di carta animato da segni in libertà negli ultimi anni è di tendenza. E ricordiamo anche l’eccellente Biennale del disegno a Rimini di quest’anno, Cartasia a Lucca, nata nel 2004, che propone (fino al 10 settembre) sorprendenti sculture anche monumentali di carta, per non citare prestigiose collezioni internazionali. In breve la carta seduce mercati diversi, ed è più accessibile perché l’asso nella manica sono i prezzi vantaggiosi anche per i nuovi collezionisti disposti a portarsi a casa un capolavoro dai 3mila euro in su. Per questo a Lugano c’è l’imbarazzo della scelta, tutto dipende dal “portafoglio”. La prima edizione della fiera si presenta ancora come un laboratorio d’idee “arruffato” e presenta criticità sul piano dell’allestimento e organizzativo, risolvibili si auspica nella prossima edizione già in cantiere, in ogni caso premiamo l’intuizione e la sinergia tra mercato e cultura, pubblico e privato, galleristi collezionisti e storici dell’arte.
L’esposizione vale un viaggio sul lago, qui c’è da rifarsi lo sguardo, spaziando dalle incisioni di Tiepolo, a disegni di Matisse, Picasso, Boccioni, Balla, Melotti, De Chirico, Severini, Kandinskij, Chagall, Mimmo Rotella, Alighiero Boetti, e tanti altri Maestri del Novecento, in mezzo a papiri egiziani, pergamene preziosissime, fogli di carta di gelso, di riso o realizzati con cascami di cotone, paraventi dipinti a mano, eccetera. 
E in mezzo a tanti artisti quotati per lo più italiani-ticinesi contemporanei, non potevano mancare star internazionali come Kentridge e Christo e altri protagonisti italiani delle seconde avanguardie storiche dalI’Informale, all’Arte Povera fino a oggi. La carta si conferma come genere di ricerca autonomo e transnazionale,  diventa un “documento” di creatività, memoria e identità culturale, che va oltre le rigide barriere cronologiche. E tra un emergente e l’altro non perdetevi Frieze un fregio di risme di carta (30x600cm) di Lorenzo Mariani, i paesaggi urbani di Alessandro Busci, Serse con sorprendenti “paesaggi acquatici” (matite su carta) di grandi dimensioni dagli effetti tridimensionali, vibranti, e altre sorprese. La fiera include quattro mostre tematiche di eccellente qualità; una personale dedicata a Roberto Ciaccio (1951-2014) “Oltre l’immagine – Tempo e Memoria Tracce”e altre tre esposizioni incentrate sul tema del ritratto, con 40 carte selezionale dalla preziosa collezione Baratti di ritratti di Palazzo Belgioiso, dal titolo “Quando gli artisti dipingevano gli artisti”, a cura di Massimo Pulini; una ventina di autografi di opere della Collezione di Gianni Maimeri, intitolata “I maestri dei disegni di concertisti da Stravinskij a Toscanini”, a cura di Paolo Manazza, per chiudere con una mostra fotografica “I volti dell’arte” di Aurelio Amendola (1938), a cura di Walter Guadagnini. WopArt presenta inoltre un programma fitto di eventi collaterali, lectio magistralis di critici e storici dell’arte, consulenti e collezionisti e artist talk che saranno trasmesse in streaming sul sito della manifestazione. (Jacqueline Ceresoli)

Per l’ampia gallery fotografica consultate la nostra pagina facebook. Photo Courtesy Paolo Araldi

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui