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Nessuna flessione in fatto di visitatori, rispetto alle precedenti edizioni nelle ex Carceri di Porta Susa. Già questo è un ottimo dato per la prima edizione di The Others all’Ex Ospedale Regina Maria Adelaide, sul Lungo Dora Firenze.
E come ogni fiera che si rispetti anche la giovane ma ormai storica rassegna torinese dà i suoi premi, che come al solito sono numerosi, quasi da far concorrenza alla “big” Artissima.
Il miglior progetto curatoriale è assegnato dalla giuria composta da Martina Alemani, Federica Tattoli, Gabriele Tosi, Claudio Zecchi alla galleria l’ètrangère (Londra, GB) per la cura e la qualità espressi nelle opere, negli allestimenti, nell’accoglienza e nei materiali informativi. Menzioni speciali A Caffè Internazionale (Palermo) e A Ke’ch collective.
Miglior opera inedita al display progettuale Sound Detection 01 del collettivo romano Polisonum, opera che presenta il risultato di diverse situazioni e sperimentazioni generate dalla pratica del field recording. Menzioni speciali per Mattia Pajé (Dolomiti Contemporanee) e a Luca Gilli (Paola Sosio Art Gallery) per la capacità di dialogare in modo puntuale con i vuoti dello spazio dell’ospedale restituendo la dimensione dell’attesa.
Miglior opera in Exhibit, assegnato dalla giuria composta da Cesare Audrito, Alessandro Carrer, Francesco Fossati, va all’installazione Es ist so wie es scheint/Turin 2016 di Anita Witek, presentata dalla galleria l’étrangère (Londra, GB). Menzioni speciali a Il bello di ciò che non ricordiamo di Anna Capolupo (Burning Giraffe Art Gallery, Torino) e a Boris and Bobby di Tiziano Doria (mc2gallery, Milano), e dulcis in fundo il premio #BottegaBaretti è assegnato dalla giuria composta da Andrea Casiraghi, Enrico De Fortuna, Riccardo Casiraghi all’artista Chiara Fucà della galleria Eggers 2.0 di Torino.
Sopra: Anita Witek, Es ist so wie es scheint/Turin 2016, courtesy galleria l’étrangère
In home page: Polisonum, Sound Detection 01