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Due anni fa, a mettersi in fila sotto la piramide di cristallo furono in tutto 9,3 milioni: record mondiale di visitatori per il Louvre.
L’anno scorso, è l’annuncio del museo, sono stati due in meno: 7,3. Ecco il risultato della fobia rispetto agli attacchi terroristici che hanno colpito l’Europa nel 2015 e anche durante i mesi scorsi, da Nizza a Berlino. O almeno è questa la spiegazione che si è dato il più famoso museo francese, e forse del mondo. Che resterà, comunque, il più visitato del pianeta – secondo la classifica di The Art Newspaper. A lui seguono il British Museum di Londra, con 6,8 milioni di visitatori. Jean-Luc Martinez, il direttore dell’istituzione ha specificato anche le percentuali: ad entrare, in meno, sono stati il 18 per cento di di americani, il 31 per cento di cinesi e, addirittura, il 61 per cento in picchiata rispetto al pubblico giapponese.
Secondo i sondaggi, invece, va bene la soddisfazione generale dei visitatori (oltre il 70 per cento si è dichiarato entusiasta) rispetto al restauro degli spazi dell’ingresso, e della funzionalità dei servizi.
Restando a Parigi – mentre il Victoria & Albert Museum, ancora a Londra nelle scorse ore ha visto una chiusura temporanea per un falso allarme terrorismo – va meglio al Centre Pompidou che a fine mese compirà 40 anni: il museo ha visto un lieve aumento degli ingressi nel 2016, in crescita del 9 per cento, attestandosi su 3,3 milioni di visitatori, di cui il 60 per cento francesi e dall’Isola di Francia.