18 maggio 2017

Un Grande Cuvèe in compagnia di Louise Bourgeois. Renzo Piano inaugura il Padiglione dedicato allo fotografia, nel vigneto di Château la Coste

 

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Splendente sotto i raggi del sole della Francia meridionale, la futuristica superficie di alluminio della cantina, progettata da Jean Nouvel, sembra sospesa. A pochi passi, i colori accesi del cielo e dei vigneti si specchiano sulle vetrate dell’Art Centre, dell’archistar Tadao Ando. Ancora più là, il paesaggio ondulato si infrange tra le sottili zampe del grande ragno di Louise Bourgeois, tra le meccaniche in bilico di Alexander Calder. La vista viene poi orientata da grandi frammenti di corten fissati nel fertile terreno da Richard Serra. Ci troviamo a Château la Coste, un vigneto a 16 chilometri da Aix en Provence, acquistato da Paddy McKillen. Il businessman irlandese, con partecipazioni in importanti catene di alberghi, ha deciso di coniugare le moderne tecniche di coltura biodinamica e l’arte contemporanea, avviando il progetto di una sede espositiva in continua espansione. «Cezanne, Picasso, Matisse e Van Gogh si ispirarono a questo paesaggio e anche oggi gli artisti ne sono attratti», ha dichiarato Daniel Kennedy, direttore del progetto Art and Architecture di Château la Coste. L’ultimo a lasciarsi sedurre è stato Renzo Piano, il cui Padiglione della Fotografia è stato recentemente inaugurato, con una personale di Hiroshi Sugimoto. La struttura di 285 metri quadrati affonda nel terreno per sei metri, integrandosi nell’ambiente circostante e lasciando in evidenza il tetto che, coperto da una vela fissata a sottili archi in metallo, richiama il ritmo dei vigneti.

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