13 luglio 2017

La performance itinerante di Eddie Peake inizia al Madre e finisce in un cratere vulcanico

 

di

Dagli stretti saliscendi del centro di Napoli alla terra vulcanica di Stromboli, passando per i vapori della Solfatara di Pozzuoli. Un museo d’arte contemporanea, una chiesa barocca sconsacrata, aree dense di suggestioni naturalistiche, per seguire il percorso di interazione tra corpo, musica e poesia delineato da Eddie Peake. Con questo lungo viaggio, che diventa contesto estetico itinerante, l’artista inglese animerà il programma di Volcano Extravaganza, festival a cura di Milovan Farronato e promosso da Fiorucci Art Trust e The Vinyl Factory che, per l’edizione di quest’anno, si svolgerà tra l’isola delle Eolie e la città partenopea. 
Peake è nato nel 1981, in Italia ha già lavorato a Roma, esponendo alla Lorcan O’Neill e al MACRO, per la rassegna Digital Life Video 2012. Il suo approccio multidisciplinare combina leggerezza e concretezza, tra interventi ambientali, pitture coloratissime, corpi contorti e ricerche sul suono e sulle parole. Spesso le sue performance hanno fatto discutere per i contenuti espliciti, come accaduto per la partita di calcio tra giocatori nudi, tenuta per la prima volta nel 2012 alla Royal Academy of Arts e che sarà riproposta anche per aprire questa edizione di Volcano Extravaganza, il 13 luglio, a Casa Morra, spazio espositivo recentemente aperto dalla Fondazione Morra, a Napoli. Il 14 luglio sarà la volta di To Corpse, che si svilupperà in tre momenti, prima al museo Madre, in collaborazione con l’electronic producer Actress, poi alla Chiesa di San Giuseppe delle Scalze, in salita Pontecorvo, con la seconda variazione composta dal musicista Gwilym Gold. Ultimo atto in serata, nel cratere vulcanico della Solfatara, con l’interpretazione della poetessa e scrittrice Holly Pester. Il 15 luglio, sul traghetto da Napoli a Stromboli, si terrà Fox, la performance concepita da Peake con Sam Hacking nel 2005 e che qui verrà riproposta da Francesca Del Sorbo, Xavi Llarch Font, Raffaela Naldi Rossano, Prem Sahib. Tappa finale il 16 luglio, con la presentazione del murales dipinto da Peake nello spazio del Fiorucci Art Trust, lungo il sentiero che attraversa il vulcano, al fianco delle opere lasciate dagli artisti coinvolti per le precedenti edizioni del festival: Enrico David, Celia Hempton, Camille Henrot, Karl Holmqvist, Maria Loboda e Lucy McKenzie.
In alto e in home: Eddie Peake, Corpsing, La Casa Encendida, Madrid, Spain, 2017. © Eddie Peake. Foto © La Casa Encendida (Sara Navarro)

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui