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Nel 2012 il fotografo greco Marinos Tsagkarakis ha iniziato a lavorare al progetto fotografico “Paradise Inn” con l’obiettivo di descrivere le orribili conseguenze dell’incontrollato sviluppo turistico che si è abbattuto sul suo paese. Nel Sud dell’Europa e soprattutto in Grecia, gli effetti del turismo di massa si riflettono ancora oggi sul paesaggio: “Paradise Inn” è un omaggio a quei paradisi perduti, zone incontaminate ora alterate irrimediabilmente dall’azione dell’uomo, in questo caso con architetture e strutture di intrattenimento spesso decorate in maniera kitsch e con elementi folkloristici. La falsificazione dell’identità e del patrimonio culturale e la violazione dello spazio naturale, sono le conseguenze dirette di questo tipo di industria del turismo, dove hotel, stabilimenti balneari e piscine vuote sono al centro di scenari desolati, squallidi e tristi, il contrario di quello che ci verrebbe in mente pensando a un paradiso terrestre dove trascorrere le vacanze. Tsagkarakis è nato e cresciuto a Creta e successivamente si è trasferito a Salonicco dove ha frequentato la scuola di Fotografia di STEREOSIS. Dopo gli studi è diventato membro del collettivo Depressione Era, con cui esplora gli effetti della crisi economica della Grecia sul paesaggio e sulla società. (NG)