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Enormi cubi di vetro posizionati in diversi ambienti, all’interno di boschi, spiagge e città, che racchiudono elementi naturali come fuoco, fumo, luce o acqua. Stiamo parlando di Entrapment, progetto ideato nel 2010 da Tanapol Kaewpring. Il fotografo tailandese confina all’interno di alcuni contenitori elementi naturali che da soli sarebbero in grado di esercitare grandi cambiamenti sul nostro pianeta, ma che l’uomo riesce ancora in qualche modo a controllare. Fotografie surreali e stranianti, con cui Kaewpring ha espresso una metafora della condizione umana: i cubi di vetro rappresentano aspetti che condizionano la nostra vita, come la società, la politica, la cultura, la religione, con cui siamo abituati a vivere, ma che allo stesso tempo hanno il potere di limitare la nostra felicità. Come il fuoco o l’acqua (che spesso ci sembrano forze incontrollabili), anche noi esseri umani siamo vincolati da dei limiti che ci vengono imposti. L’unica soluzione è rompere il vetro, e vedere cosa succede dopo. (NG)