16 luglio 2017

Dai suini tatuati alle mucche sorridenti. Wim Delvoye firma le confezioni dei formaggini Bel

 

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Mangiare o non mangiare, questo è il problema. Un po’ meno biblico del dubbio adamitico della mela e diversamente estetico rispetto alle esitazioni caloriche da prova costume, visto che stiamo parlando di formaggini spalmabili, confezionati ad arte. Nel vero senso della parola, perché si tratta dei famosissimi formaggini della Vache qui rit, prodotti dalla francese Fromageries Bel, fondata nel 1865 e adesso multinazionale leader dei prodotti caseari. Non saranno proprio artigianali ma ciò che li rende unici, a parte la cremosità, è il concept delle confezioni che il gruppo Bel affida, ormai da alcuni anni, ad artisti come Hans-Peter Feldmann, Thomas Bayrle e Jonathan Monk. Quest’anno se ne occuperà Wim Delvoye, l’artista belga che, nel 1997, andò in Cina per far tatuare, senza troppi problemi legali, personaggi Disney e loghi di maison della moda su suini vivi. Le loro pelli furono poi vendute a 55.000 sterline e alcune furono comprate da Chanel, che ne fece delle borse. Dopo aver sentito questa storia, le mucche continueranno a ridere? Comunque, la scelta è la migliore possibile, Delvoye si è dichiarato particolarmente ghiotto dei prodotti Bel e ha già avuto modo di affrontare un tema affine, essendosi interessato a tutte le fasi della digestione, dalla masticazione alla defecazione, per Cloaca, un’installazione realizzata per il Museo d’Arte Contemporanea di Anversa nel 2000 e riproposta in più occasioni e in forme diverse. Questa confezione da collezione sarà presentata in occasione di FIAC, la fiera parigina d’arte contemporanea che si terrà dal 19 al 22 ottobre al Grand Palais, dove sarà probabilmente l’opera più accessibile – 5 euro per 400 grammi – e anche la più gustosa. A patto di avere un cracker su cui spalmarla. 
In home: confezione realizzata da Thomas Bayrle nel 2015

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