17 luglio 2017

Il Garibaldi per Manifesta. Lo storico teatro palermitano sarà sede della biennale itinerante

 

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Il 2018 si avvicina e Manifesta continua il suo percorso di preparazione, tentando la strada dell’interazione con Palermo, la città che ne ospiterà la dodicesima edizione. Dopo la presentazione di Atlas, il progetto di ricerca commissionato dal pool di curatori della manifestazione itinerante a OMA, la società istituita nel 1975 da Rem Koolhaas e che opera negli ambiti dell’architettura e dell’urbanistica, si riaprono le porte del Teatro Garibaldi. 
L’edificio venne inaugurato nel 1861 proprio dall’Eroe dei due mondi ed è situato nel quartiere Tribunali, storicamente conosciuto con il nome arabo di La Kalsa. Frequentato, tra gli altri, da Wim Wenders, Peter Brook e Carlo Cecchi, che ne è stato anche direttore artistico, nel corso degli anni ha subito alterne fortune, tra chiusure, riaperture e occupazioni da parte degli operatori dell’arte e dello spettacolo, preoccupati le scelte dell’amministrazione comunale e per alcuni restauri discutibili, l’ultimo dei quali nel 2010. Adesso, in occasione di Manifesta, il Teatro rimarrà stabilmente aperto e sarà al centro delle attività della manifestazione, ancor prima del suo effettivo inizio. «Un altro spazio storico di Palermo riconsegnato ai cittadini, nell’ottica del percorso che porterà la città a essere Capitale della Cultura 2018», hanno sottolineato il sindaco Leoluca Orlando e l’assessore alla Cultura Andrea Cusumano. La struttura sarà visitabile fino al 29 ottobre e al suo interno si svolgeranno gli appuntamenti di Aspettando Manifesta 12, programma di attività e incontri, al quale tutti sono invitati a partecipare per condividere punti di vista e idee di sviluppo, assecondando quel processo di trasformazione che sta coinvolgendo la biennale, sempre più piattaforma di discussione, aperta ai temi della politica e dell’attualità.
Già aperta Manifesta Cultural Histories, esposizione che permette ai visitatori di approfondire la storia della biennale itinerante, attraverso fotografie, video e testi. È stata allestita anche Manifesta 12 Pop-Up Library, una biblioteca d’arte temporanea, che comprende una sezione dedicata ai bambini, oltre a diversi libri d’arte contemporanea dell’archivio Manifesta, donati da editori o varie istituzioni culturali italiane. Negli stessi spazi, saranno esposti i risultati di Fatimide’s Tales, laboratorio che Gabriella Ciancimino ha svolto con i bambini della scuola Amari Roncalli Ferrara. Il programma proseguirà con workshop, conferenze, proiezioni di film e documentari, tra cui gli ArtDocs, realizzati in occasione di Manifesta 11 a Zurigo. 
In home e in alto: Copyright Manifesta 12 Photo by CAVE Studio

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