17 luglio 2017

Avventura a Casablanca. La tela del Guercino, trafugata nel 2014, tornerà a giorni a Modena

 

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Un raffinatissimo quadro di enorme valore, una città dal nome esotico, una rete internazionale di ricettatori. Ci sono tutti gli ingredienti per un appassionante intreccio romanzesco à la Georges Simenon, magari da gustare sotto l’ombrellone, visto che siamo nel periodo giusto. Invece si tratta della realtà dei fatti e, fortunatamente, l’auspicabile lieto fine è già stato scritto. La tela è una Madonna coi santi Giovanni Evangelista e Gregorio Taumaturgo, un capolavoro di Giovanni Francesco Barbieri, detto il Guercino, datata 1639, valutata 6 milioni di euro e trafugata nel 2014, dalla chiesa di San Vincenzo, a Modena. Nel mese di febbraio l’opera è stata ritrovata nel distretto di El Hassani, antico quartiere di Casablanca, grazie alla collaborazione tra le autorità marocchine e l’Interpol. Sono fondati i sospetti che l’organizzazione sia ramificata, visto che tre persone sono state arrestate in Marocco e una quarta in Italia. A lui si deve il furto e la spedizione dell’opera, arrotolata in un tappeto, una soluzione tanto narrativamente abusata quanto concretamente traumatica, visto che il quadro, adesso, necessita di un complesso restauro. A far scattare l’allarme a Casablanca, una segnalazione di un ricco appassionato d’arte, al quale l’opera era stata offerta per 940.000 euro. Ma, anche se danneggiata, l’enorme valore non deve essere sfuggito, alimentando i sospetti sulla reale provenienza che hanno spinto il potenziale acquirente a segnalare il caso alla polizia. Adesso, la tela è stata restituita all’ambasciatore italiano in Marocco, Roberto Natali, e a giorni arriverà a Modena.

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