01 settembre 2017

Fino al 10.IX.2017 La città proibita a Monaco Vita di corte di imperatori e imperatrici della Cina Grimaldi Forum, Principato di Monaco

 

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La splendida mostra in quattro sezioni allestita dal Grimaldi Forum (fulcro della vita culturale del Principato di Monaco attraverso mostre, musica e danza nonché congressi) nell’ampio Espace Ravel rappresenta un’occasione unica per respirare in Europa l’aura della “Città Proibita” – uno dei nomi con cui è definito il palazzo imperiale delle dinastie Ming e Qing sito al centro di Pechino. Il fastoso e prestigioso complesso – inserito nel 1987 nell’elenco dei Patrimoni dell’umanità dell’Unesco come la più grande collezione di antiche strutture in legno conservatasi fino a oggi – con 980 edifici (composti di 8.707 camere) su una superficie di 720.000 m², venne costruito dal 1406 al 1420 per volere del terzo imperatore della dinastia Ming e destinato a uso esclusivo della famiglia imperiale oltreché centro della politica cinese fino ai primi del Novecento. Nel 1925 è diventata Museo.
L’esposizione – frutto della collaborazione tra l’esperto francese Jean-Paul Desroches (archeologo, sinologo nonché esperto in cultura mongola e Conservatore generale onorario del Patrimonio) e Wang Yuegong (Direttore della sezione delle Arti del Palazzo nell’ambito del Museo del Palazzo Imperiale) – attraverso filmati e più di 250 pezzi (ritratti, costumi d’apparato, arredi, strumenti preziosi…) di cui alcuni considerati ‘tesori nazionali’, provenienti circa 200 da Pechino e una cinquantina da importanti collezioni europee e statunitensi, offre l’occasione di addentrarsi con rara efficacia nelle vicende dell’ultima dinastia cinese Qing (1644-1911), che rappresenta l’apogeo della storia di questa vasta terra, e in particolare in quelle degli imperatori Kangxi (1662-1722), Yongzhen (1723-1735) e Qianlong (1736-1795), tra i più emblematici interpreti della cultura cinese.
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La città proibita a Monaco Vita di corte di imperatori e imperatrici della Cina, La Sala del Trono
È proprio nel 1644 che il forte esercito Manciù – antico popolo nomade che vive a cavallo e in sintonia con gli animali come dimostrano la piccola yurta (tenda) con figure e cavallo in ceramica (VIII sec) e la fiaschetta (X-XI sec) dello stesso materiale che replica un oggetto usualmente di cuoio – delle Otto bandiere conquista gran parte della Cina fondando il proprio potere sulla guerra come mezzo di conquista, sull’assimilazione della cultura cinese (le élite locali considerano i Manciù invasori) e sull’apertura verso l’Occidente tramite il commercio e la presenza persino a corte dei Gesuiti come mostra un arazzo della manifattura di Beauvais con l’imperatore Kangxi che ascolta l’astronomo tedesco Adam Schall mentre osserva il cielo. Importante anche l’astronomo fiammingo Ferdinand Verbiest, suo successore, avendo tali personaggi il compito di redigere annualmente il calendario da cui dipendono l’agricoltura e la vita della popolazione.
L’imperatore, volendo mostrare come sia asceso al potere con il favore del Cielo, si fa chiamare Figlio del Cielo e in qualità di capo militare, religioso e letterario si pone quale intermediario tra Cielo e Terra e Uomini come mostra appunto la Città Proibita che anche architettonicamente riproduce le stelle che gravitano intorno a lui, ‘stella polare’ del sistema.
Attraverso un percorso scenografico di grande effetto ed emozionale anche in virtù dell’uso dei colori nelle varie sale (ocra per gli antenati, ametista per trono, imperatori e imperatrici, azzurro per letterati, calligrafia, studiolo delle porcellane, studiolo delle arti decorative, salone della musica e teatro, arancio per l’imperatore nelle sue funzioni militari e di riscossione tributi, violetto pallido per il tempio buddista e blu per il giardino) si snoda la mostra connotata da esemplari splendidi (alcuni dei quali non lasceranno più il luogo d’origine) che accompagnano i visitatori nella vita pubblica e privata dei vertici cinesi comprese imperatrici, concubine…
Ci si può fermare estasiati ad ammirare paramenti militari, vesti di apparato, copricapi e i numerosi arredi di questo straordinario mondo tra cui il magnifico paravento in lacca nera ravvivata da applicazioni di foglia d’argento e d’oro nel verso, il singolare ritratto dell’imperatore Qianlong rapito dalla magia della neve…
Una bellezza che arricchisce e che avrà come contraltare la mostra “Principi e Principesse di Monaco. Una dinastia europea (XIII-XXI secolo)” che si terrà nella Meridian Hall della Città Proibita di Pechino dal 6 settembre a fine dicembre 2018.
Wanda Castelnuovo
mostra visitata il 25 luglio 
Dal 14 luglio al 10 settembre 2017
La città proibita a Monaco
Vita di corte di imperatori e imperatrici della Cina
Espace Ravel, Grimaldi Forum Monaco
10 Avenue Princesse Grace
Principato di Monaco
Orari: tutti i giorni 10:00 alle 20:00,  giovedì dalle 10:00 alle 22:00
Info e prenotazioni: www.grimaldiforum.mc

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