29 settembre 2017

Il fantastico mondo di Luca De Leva

 
ADA, la neonata galleria di Rolando Anselmi e Carla Chiarchiaro, apre i battenti a Roma con la prima personale di Luca De Leva, dal titolo “Ultime Volontà”

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Avevamo anticipato la prossima apertura di ADA, questo nuovo spazio della Capitale dedicato alla promozione dell’arte contemporanea italiana. E, alla fine, ci siamo. Con una scelta che ne sintetizza bene il programma che i due titolari, Rolando Anselmi e Carla Chiarchiaro, intendono perseguire. Si comincia, infatti, con la personale di un artista emergente nostrano. Luca De Leva, milanese, classe 1986. Giovane sì, ma con una cifra stilistica già distintiva e una poetica che rivela una maturità decisamente superiore all’età anagrafica. Sensibilità e poesia sono le due costellazioni intorno alle quali ruotano la sua ricerca e le sue opere che, da questo pomeriggio, saranno visibili al pubblico romano, in via Tor Fiorenza 18-20. Ma non aspettatevi un mondo incantato, stucchevole, che strizza l’occhio al buonismo. Anzi, questa da ADA è una mostra-vademecum per tradire le apparenze, per scavare con le unghie le convenzioni codificate, per recuperare quel sentimento di cui parlava Elémire Zolla nel suo “Lo stupore infantile”. Cioè quella capacità di immaginare un universo che esiste appena si varca la soglia del reale. Reale che De Leva sovverte attraverso la scelta di oggetti acquistati secondo un’affinità istintiva, poi decontestualizzati dalla loro esistenza originaria e dalla loro destinazione funzionale. Che assumono così identità e significati diversi. In quel processo che potremmo definire di “transgenderizzazione” dei materiali.
Così, da ADA, al centro della sala l’artista ha collocato una gamba anatomica capovolta, dal titolo Saltellando tra i passi falsi, sormontata da una grossa formica in bronzo; mentre sul piano orizzontale, cinque tartarughe in cemento, Il buio, capovolte sul guscio, vengono soffocate da un palloncino. Su una parete sono, invece, esposti dei disegni a matita di Daniele Meroni, un ragazzo autistico di 25 anni, autore di copie e reinterpretazioni di celebri dipinti di artisti del passato, come Mantegna, Picasso, Modigliani. E proprio questa inserzione nel progetto espositivo, che potrebbe sembrare apocrifa e fuorviante, ne rappresenta – a mio avviso – la chiave di lettura. Anzi non è solo una chiave di lettura, ma anche il passepartout per aprire la porta che può condurci a quella prospettiva da cui il nostro giovane artista gode di una differente (e privilegiata) visione sul mondo. È la malattia. O quello stato psico-fisico che convenzionalmente si definisce tale. Una dimensione che gli è prossima, che ha lambito negli anni. Lo ha toccato da vicino. Riguarda sua sorella Fiammetta, per lo Stato italiano disabile al 100%. E Luca ha cercato, e cerca tuttora, di raggiungere quella stessa capacità che rende Fiammetta così speciale e profondamente diversa da noi. Operando quello “scambio” di personalità all’interno della propria produzione artistica. È da Fiammetta, infatti, dai suoi occhi che sconvolgono il modo di vedere e ci restituiscono una verità più profonda, che promanano le visioni immaginarie di Luca. In questo senso ricordo il progetto “Fiammetta Dixit” realizzato da De Leva nel 2014 da Cura.basement, sempre a Roma. 
Questo entroterra fa del nostro artista un osservatore lucido dell’attualità. E per questo, forse, una voce radicalmente inattuale. Ma, d’altronde, oggi più di ieri occorre un certo grado di inattualità per non rimanere abbagliati dagli inganni del presente, dai fake della grande rete, dai falsi miti contemporanei. Per non soggiacervi. Ecco perché la mostra di Luca De Leva da ADA può avere l’effetto collaterale di una presenza disturbante. E, tuttavia, anche molto preziosa nel panorama sempre più uniforme e uniformato della cultura italiana. (Cesare Biasini Selvaggi)

In alto: Il Buio, 2017. Cemento, PVC, 114 x 27 x 37 cm (courtesy dell’Artista e ADA, Roma)

In home: Saltellando tra i passi falsi, 2017. Fibra di vetro, bronzo, 114 x 27 x 37 cm (courtesy dell’Artista e ADA, Roma)
INFO
Opening: 18.30
Dal 27 settembre al 4 novembre 2017
Luca De Leva. Ultime Volontà
ADA
via di Tor Fiorenza 18-20, Roma
info@ada-project.it
orari: giovedì-sabato, 16.00-19.00 o su appuntamento
quotazioni delle opere: 1.500 / 5.000 €

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