05 dicembre 2017

BODW/1. Ovvero Business of Design Week a Hong Kong. Con l’Italia Paese ospite che fa la differenza

 

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Oggi, sulle rive dell’Atlantico, inizia una nuova edizione di Art Basel Miami, con tutto il carrozzone correlato di mostre, feste e fiere minori ma non per questo di qualità più bassa. Dall’altra parte del mondo, però, inizia anche un’altra kermesse che, a sua volta, ha rilevanza mondiale nel settore: è la “Business of Design Week” di Hong Kong. E stavolta saremo in prima linea anche qui, a raccontarvi quello che succede tra gli svariati panel che prenderanno il via al Centro Congressi, e le mostre in città. 
La BODW giunge quest’anno alla sua 16esima edizione e si propone di rimarcare la sua mission di piattaforma di discussione intorno al progetto globale, creando comunità di pensiero e festeggiando i maestri del design internazionale. C’è però un’altra questione che ci porta ad essere qui, e riguarda il nostro Paese. In che senso? Sappiate che il claim di quest’anno rimarca: «Italy makes a difference». 
Sì, perché nell’Italia che arranca, in quella della crisi, che non trova impiego e che viaggia su binari paralleli rispetto alla scena internazionale, ciò che va rimarcato è che la nostra Penisola ha dato i natali – e anche i luoghi di lavoro – a una serie di personalità che nel campo del progetto l’hanno fatta, e continuano a farla, da padrone. E allora ecco che a Hong Kong, in questi giorni, potremmo sentire parlare Massimiliano e Doriana Fuksas, che di certo non hanno bisogno di particolari presentazioni, oppure Oscar Farinetti, di Eataly, con la sua lungimiranza imprenditoriale nel brandizzare il prodotto italiano anche dentro i nostri confini, gli artisti Jacopo Foggini ed Edoardo Tresoldi, che hanno coniugato alla progettazione un aspetto installativo che ha reso metacrilato e rete metallica materiali con i quali poter mettere in piedi mondi che, a dir poco, ci hanno stregato. E poi, ancora, Michele De Lucchi, Jacques Herzog e Mario Bellini, la creatività di Massimo Giacon e le idee di Luca Trazzi, designer e co-fondatore di una piattaforma online che, a sua volta, non ha bisogno di tante presentazioni perché si tratta di uno dei punti di riferimento più autorevoli, oltre che piacevoli a livello visivo, rispetto alla progettazione: designboom.com. 
Gli argomenti? Sono i più svariati: si va dal “Design & Comunicazione” alla “Cultura & Città”, o al “Design per l’Asia” o il “Design & lo Spazio” I nomi non sono ovviamente finiti ma vi terremo aggiornati. 
Last but not least, menzione d’obbligo per aver creato questo scenario, va all’Hong Kong Design Centre, no profit nato nel 2001 che, con l’appoggio degli enti governativi ha trasformato la città cinese in un hub d’eccellenza per il design contemporaneo e per il suo orientamento volto al miglioramento della qualità della vita della società, attraverso cinque parole chiave universali: connessione, celebrazione, nutrimento, progresso e impegno. Stay tuned! 

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