Diventata famosa negli anni ’80 grazie alle fotografie “intime” di se stessa e dei suoi amici, Nan Goldin è l’ultima artista ad abbracciare Instagram. Il 14 dicembre, l’account @nangoldinstudio ha condiviso il suo primo post, lo scatto “Joey and Andres in Hotel, Askanischer Hof, Berlino 1992”. E dallo studio di Goldin hanno confermato sì, l’account è “ufficiale”.
Oggi le foto di Goldin sembrano essere state in anticipo sui tempi: le sue immagini presagiscono la messa in luce dei momenti privati ??e pubblici che caratterizzano l’era di Instagram, dove molti di noi si sentono in dovere di condividere fotografie che raccontano ogni nostra azione, dalle relazioni che nascono al frullato che abbiamo bevuto per colazione.
Ma Nan, recentemente in mostra alla Triennale di Milano con la sua serie più famosa, “The Ballad of Sexual Dependency” un po’ social lo era già: la stessa mostra, al MoMA di New York nel 2016, aveva totalizzato con l’hashtag #NanGoldin 18mila condivisioni.
Per ora i followers sono circa 4mila e 500, ma siamo sicuri che aumenteranno a dismisura, visto che la “notizia” è passata su diverse testate d’arte internazionali. Goldin segue le orme di un’altra super-big della fotografia contemporanea, Cindy Sherman, che ha fatto scalpore quando si è iscritta alla popolare app, lo scorso agosto.
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