27 dicembre 2017

Il primo museo per l’arte “virtuale”

 
Per i fanatici del virtuale ecco che a Londra, dal prossimo gennaio, arriva la prima sala in una istituzione pubblica dedicata alle opere in VR

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Il programma si chiamerà “360-on-film” e debutterà il prossimo 18 gennaio alla Zabludowicz Collection di Londra. L’istituzione sarà la prima al mondo ad avere una sala permanente dedicata all’arte virtuale. “I Came” di Rachel Rossin e “Went as Ghost Hand” saranno le prime mostre da vedere in VR (Virtual Reality) con gli appositi visori. 
“La tecnologia VR offre un nuovo mezzo per creare e sovvertire la nostra interazione con un ambiente, permettendo alle immagini di diventare scultoree, per un diverso tipo di attenzione”, riporta Maitreyi Maheshwari, direttore del programma della Collezione Zabludowicz: “360 consentirà ai visitatori di vedere alcuni di questi primi e pionieristici lavori”.
Per i primi tempi si attingerà alle opere della collezione per una serie di solo-show. 
La Collezione Zabludowicz, che ha spazi in Finlandia, New York e Londra, ospita appunto la collezione dei filantropi Anita e Poju Zabludowicz e quest’anno ha festeggiato il suo decimo anniversario di attività, con una mostra di Haroon Mirza, che per l’occasione ha creato quattro nuove installazioni che esplorano “esperienze fisiche uniche all’incrocio tra arte, architettura, scultura, suono e musica”.
“La Collezione Zabludowicz ha costantemente supportato artisti che lavorano con le tecnologie digitali, che si sono spinti ai limiti di questo medium per offrire alcune nuove possibilità sulla natura delle nostre esperienze”, ricorda Maheshwari. Per chi sarà in zona una tappa è d’obbligo.

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