05 gennaio 2018

L’ossessione italiana per le statue di gesso

 

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Durante un lungo viaggio sulle coste del sud d’Italia intrapreso la scorsa estate, il fotografo Stefan Giftthaler è rimasto colpito dalle onnipresenti statue di gesso posizionate in ogni dove, che vanno dalle riproduzioni di capolavori dell’arte classica a quelle a tema religioso. Così ha deciso di documentare questa “ossessione” tutta italiana per le statue, che oramai popolano il paesaggio e che sembrano collocate in modo del tutto casuale: da antiche divinità olimpiche nei parcheggi dei supermercati a Gesù Cristo che troneggia sui raccordi autostradali. Interessato a cogliere il perché di questa pratica tradizionale spesso ignorata, nei suoi scatti Giftthaler sottolinea la relazione tra le statue e l’architettura urbana. A metà tra il kitsch e un omaggio all’antico patrimonio italiano, come ha dichiarato il fotografo in un’intervista a Another, “Forse, usando questi simboli, le persone stanno inconsciamente cercando di riportare in vita i segni che una volta si usavano per relazionarsi con il mondo dello sconosciuto e dell’inconscio. Questi oggetti rappresentano un patrimonio simbolico comune, una connessione con il nostro interiore mondo che corre parallelo alla vita di tutti i giorni”. (NG) 

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