08 gennaio 2018

Pronti a salpare. Presentata la rete che riunisce i musei del mare e della Marineria d’Italia

 

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Il Museo Navigante è ormai pronto a issare la vela e a salpare. Sarà presentata oggi, a Roma, la nuova piattaforma che riunirà tutti i 58 musei del mare e della Marineria d’Italia, fortemente voluta dal Mu.MA-Galata di Genova, dal Museo della Marineria di Cesenatico, dall’associazione La Nave di Carta della Spezia e dall’AMMM-Associazione Musei marittimi del Mediterraneo. 
Questa rete virtuale valorizzerà il variegato patrimonio storico, archeologico, cantieristico ed etnografico delle strutture pubbliche e private accomunate dal racconto di tutto ciò che riguarda il tema della navigazione e diffuse lungo la Penisola, musei come il Galata di Genova, il più grande dell’area del mar Mediterraneo e uno dei più moderni d’Italia, inaugurato nel 2004, su progetto di Guillermo Vázquez Consuegra, come il Museo della Marineria di Cesenatico, unico museo galleggiante esistente in Italia, che ha sede nel tratto più antico e caratteristico del porto canale della città dell’Emilia Romagna., oppure come il Museo Archeologico Nazionale di Capo Colonna, a Crotone, in cui un’intera sezione è dedicata alle problematiche dell’archeologia subacquea, con una parte del carico di marmi trasportati dalla nave naufragata presso Punta Scifo e databile al III Secolo. 
Atto ufficiale della nascita di questo nuovo organismo, sarà il viaggio che, dal 9 gennaio, compirà la goletta Oloferne, che farà rotta dall’Adriatico al Tirreno, con tappe in tutte le regioni costiere, per approdare a Sète, in Francia, in occasione Escale à Sète, tradizionale e importante festa marittima, in rappresentanza dei musei italiani. 
«C’è un grande bisogno di recuperare e rivendicare l’identità marinara di questo Paese», spiega Marco Tibiletti, presidente della Nave di Carta, associazione di promozione della cultura del mare. «I valori del mare sono solidarietà, cooperazione, rispetto, tolleranza, lavoro, e coraggio: una grande scuola di formazione per le nuove generazioni».

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