12 gennaio 2018

Cinque miliardi per il nuovo turismo. C’è l’accordo tra Intesa Sanpaolo e Mibact

 

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Ristrutturare e ammodernare le strutture ricettive, migliorare la raggiungibilità delle destinazioni, incrementare la qualità dell’accoglienza e della formazione degli operatori del settore. Queste le comuni linee di azione individuate dal Gruppo Intesa Sanpaolo e dal Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo che ieri, 11 gennaio, hanno siglato a Roma un il Patto per il Turismo 4.0, un accordo triennale di collaborazione, a sostegno dell’intere filiera del settore. Potendo contare su un plafond, stanziato da Sanpaolo, di 5 miliardi di euro. «Importantissimo che Intesa Sanpaolo sostenga in modo così forte gli investimenti nel settore del turismo, il settore che più di tutti sta contribuendo alla crescita del Pil e che ha potenzialità di crescita nei prossimi anni», ha commentato Dario Franceschini. 
Considerando sia gli effetti diretti sull’economia nazionale che quelli indiretti, derivanti dall’indotto che gravita attorno alle imprese turistiche, le stime indicano un peso dell’11% circa sul PIL e del 12,5% sull’occupazione. A emergere è, in particolare, l’interesse dei turisti stranieri, con l’Italia a essere la prima dream destination al mondo: gli arrivi di non residenti sono cresciuti del 35,8% tra il 2008 e il 2016, secondo le rilevazioni Istat, raggiungendo quota 56,8 milioni, con un aumento significativo dei visitatori provenienti da paesi emergenti, con un ruolo di primo piano dell’Asia. Se si sommano anche i turisti residenti, si giunge a un totale di 117 milioni di arrivi e 403 milioni di presenze nel 2016. E secondo i dati preliminari Istat, si può sottolineare una ulteriore crescita di arrivi e presenze nel 2017, con impatti positivi sui ricavi. Contando poi che la domanda turistica internazionale si presenterà in forte crescita anche negli anni a venire, nell’ordine di un 3,3% medio annuo da qui al 2030, secondo le stime UNWTO-United Nations World Tourism Organization, sarà quindi fondamentale che l’Italia arrivi a dotarsi degli strumenti necessari per agganciare il trend e affrontare le nuove necessità. 
Per facilitare l’accesso al credito da parte delle imprese del settore, Intesa Sanpaolo ha reso disponibile un plafond di 5 miliardi di euro in tre anni, destinato, tra le altre cose, anche ai progetti di ristrutturazione e riqualificazione degli edifici destinati al turismo e alla cultura, alle iniziative di sostegno mediatico e culturale volte a raccontare il territorio, alle attività di formazione finalizzate a sviluppare percorsi di crescita professionale e manageriale. Intesa Sanpaolo offrirà anche assistenza per la ricerca e l’utilizzo di fondi per la formazione continua, con forme di prestito d’onore per consentire la formazione degli studenti non solo a livello accademico.

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