06 febbraio 2018

Un UFO nel bosco di Edvard Munch

 
Sta facendo discutere la Norvegia e non solo il progetto dell'artista Bjarne Melgaard, che vuole costruire - su progetto di Snøhetta - la propria "opera" nel bosco dove visse il celebre pittore

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Nell’ultimo trentennio della sua vita (circa) Edvard Munch visse in una casa ubicata fuori la città di Oslo, precisamente nei boschi intorno al paese di Ekely. La casa dove abitava venne distrutta nel 1960, ma il suo studio è ancora visibile ai tanti “pellegrini” che si spingono fin qui, alla ricerca di quell’aria che diede alla luce tanti capolavori inquieti.
Qualche anno fa, invece, l’artista norvegese Bjarne Melgaard ha proposto ai mecenati Olav e Frederik Selvaag, di creare un edificio che potesse essere casa, atelier e opera scultorea, da piazzare proprio nei pressi dello studio del pittore.
Tutti entusiasti, il gruppetto ha coinvolto nella progettazione della casa lo studio di fama mondiale Snøhetta, per creare quella che curiosamente è stata chiamata “A House to Die In”: un edificio nero tutto spigoli, rivestito in legno nero intagliato, e sostenuto da una serie di plinti a forma di animale, creati da Snøhetta sui disegni di Melgaard.
Tra le forniture interne un “cuscino del sesso” gonfiabile e una “stanza della droga”, spiega il New York Times, che ha dedicato un lungo articolo sulla vicenda.
E sottolineando le polemiche scoppiate nel nord: se si riceverà il permesso di costruzione la “Casa per morire” sarà a due passi dalla tenuta di campagna di Munch.
Stando al NY Times anche una specie rara di piante potrebbe essere stata introdotta nel sito per ostacolare i piani degli architetti, e ora le autorità del patrimonio norvegese decideranno se concedere un permesso a Melgaard e ai suoi collezionisti sostenitori, mentre l’artista ha anche fatto sapere che questa campagna contro la sua opera è imputabile alla sua aperta omosessualità. Sarà…

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