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Si intitola “Fragments” e fino alla fine del mese porta a Los Angeles una ventata di aria d’arte italiana, alla galleria Durden and Ray.
In scena i lavori di Maria Rebecca Ballestra, Giulio Lacchini, Irina Novarese, Ryts Monet e
Maria Antonietta Scarpari, “per un confronto, dialogo e riflessione sulle pratiche di questa generazione in Italia in relazione alle più forti tematiche della propria identità culturale: la questione della migrazione, il lavoro, la crisi, il sacro e lo spirituale, la città e la geopolitica”, scrive nel testo che accompagna la mostra la curatrice Camilla Boemio. È un momento di cambiamento –
e la realizzazione di “Frammenti” è parte di questa realtà – ma in uno stato di coscienza alterato che pare non avere più collegamenti con il passato, mentre cerca i segni di un possibile futuro.
Nelle installazioni in mostra mostra, nei disegni, nelle fotografie e nei progetti, gli artisti creano un
spazio liquido, un repertorio di percezioni in cui posizioni estetiche e filosofiche sembrano essere in costante movimento.
Realizzata in collaborazione con l’associazione no-profit romana AAC Platform, la mostra includerà anche un volume pubblicato da Studio Permanente che sarà una ricognizione delle linee comuni tra le pratiche degli artisti in Italia e in California.
Fondata nel 2009, Durden and Ray è composta da 24 artisti-curatori che lavorano insieme on con gruppi di artisti e spazi di gallerie in tutto il mondo. Le modalità espositive sono strettamente date da piccole mostre collettive, creando opere d’arte collaborative secondo le modalità di un collettivo e il sostegno fiscale simile a un’organizzazione non profit. Se siete in area avete tempo fino al 28 aprile per visitare la mostra.
http://www.durdenandray.com/