03 luglio 2018

BRASILE. Il coltello nella carne

 
Attraverso 40 opere tra installazioni, fotografie, video e performance, il progetto espositivo al Pac di Milano riunisce da oggi una serie di lavori realizzati in Brasile negli ultimi quarant’anni

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Brasile, San Paolo e l’arte contemporanea. Una terzina ormai consolidata. D’altronde San Paolo fa del Brasile una delle capitali mondiali dell’arte contemporanea. La sua Biennale, seconda per anzianità soltanto a quella nostrana di Venezia, è ormai un appuntamento irrinunciabile per i professional dell’arte. Inoltre, la megalopoli brasiliana è sede ogni anno di SP-art, la maggiore fiera d’arte e design del Sud America, che attira ormai da tempo calibri come Lisson e Gagosian. E, poi, c’è una concentrazione di musei (il MASP Museo di Arte di San Paolo, la Pinacoteca e il MAM Museo di Arte Moderna), gallerie (Mendes Wood DM, Barò, Casa Triângulo, Vermelho), spazi indipendenti (Pivo, Phosphorus) e un’originale street art che ha fatto guadagnare a San Paolo l’appellativo di “New York del subcontinente americano”. E gli artisti brasiliani? Non mancano neppure loro, da quelli già “storicizzati” come Hélio Oiticica (1937-1980), Cildo Meireles (1948) e Mira Schendel (1919-1988), fino agli emergenti, come Cinthia Marcelle (1974) o Jonathas de Andrade (1982). 
Ci sono, quindi, tanti buoni motivi per visitare “BRASILE. Il coltello nella carne” al PAC di Milano, con la sua selezione di 30 artisti brasiliani di diverse generazioni attivi dagli anni Settanta in poi (Maria Thereza Alves; Sofia Borges; Paloma Bosquê; Jonathas de Andrade; Iole de Freitas; Daniel de Paula; Deyson Gilbert; Fernanda Gomes; Ivan Grilo; Carmela Gross; Tamar Guimarães; Maurício Ianês; Clara Ianni; Francesco João; André Komatsu; Runo Lagomarsino; José Leonilson; Ícaro Lira; Cinthia Marcelle; Ana Mazzei; Letícia Parente; Regina Parra; Vijai Patchineelam; Berna Reale; Celso Renato; Mauro Restiffe; Luiz Roque; Daniel Steegmann Mangrané; Tunga; Carlos Zilio).
Attraverso 40 opere tra installazioni, fotografie, video e performance, il progetto riunisce una serie di lavori realizzati in Brasile negli ultimi quarant’anni, senza pretendere di costituire un ritratto del paese o della sua scena artistica, ma piuttosto riflettendo sulla loro conflittualità: gli scontri, le violenze e i soprusi politici, sociali, razziali, ecologici e culturali. Un linguaggio diretto, all’apparenza ingenuo, ma in realtà carico di messaggi, racconta di sogni frantumati e di aspettative deluse, ma anche di un popolo che sa conservare un sorprendente ottimismo e una grande fiducia nel futuro.
Il progetto espositivo si completa con una serie di azioni performative di Ana Mazzei, Regina Parra, Berna Reale, Mauricio Ianês, che animeranno i primi giorni di apertura. (Cesare Biasini Selvaggi) 
In alto: Carmela Gross, SE VENDE (FOR SALE), 2008 luminous sign 3,3 x 13,5 m Courtesy of Fundação Marcos Amaro Collection Courtesy: the artist and Galeria Vermelho, Sao Paulo Photo Credit: Andrés de Gabriel
In homepage: Leticia Parente, Marca Registrada, 1975, Video, 10’33”, Courtesy: Galeria Jaqueline Martins, Sao Paulo
INFO
Opening: ore 19.00
BRASILE. Il coltello nella carne 
dal 3 luglio al 9 settembre 2018
PAC 
Via Palestro 14, Milano
orari: mercoledì, venerdì, sabato e domenica 9.30-19.30; martedì e giovedì 9.30-22.30; chiuso lunedì
performance: 3 luglio 2018 ore 19.00 Ana Mazzei e Regina Parra; 4 luglio 2018 ore 11.00 Berna Reale; 5-19 luglio 2018 Maurício Ianês
pacmilano.it

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