06 luglio 2018

Elisa Montessori, Riccardo Monachesi, XX – Venti Sculture in Ceramica Studio Tiepolo 38, Roma

 

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La storia di un’amicizia e di un fervido incontro di energie creative viene celebrata in “XX – Venti sculture in ceramica”, una piccola ma appassionante mostra curata da Elena Tarantini per lo Studio Tiepolo 38, nella quale il modellato di Riccardo Monachesi (Roma, 1954) incontra la pittura di Elisa Montessori (Genova, 1931). Montessori e Monachesi si conoscono a Roma a metà degli anni Novanta. Pur essendo fermamente ancorati ciascuno alla propria materia e al proprio linguaggio – la creta e la scultura da una parte, il colore e il segno pittorico e grafico dall’altra – i due artisti sono capaci di intrecciare una comune necessità espressiva alle forme e ai volumi altrui, in una felice e animata convivenza che produce un’unità superiore alla somma delle singole parti e dei singoli percorsi.
La collaborazione di Monachesi e Montessori inizia nel 2002 con una serie di piccoli formati presentati al pubblico l’anno successivo nello studio di Elisa a via della Lungara, per poi approdare nel 2004 a Milano alla Galleria Antonia Jannone accompagnati da uno scritto di Ettore Sottsass. È l’avvio di un’intensa stagione che fino al 2009 vede una intensa produzione di piatti, alzatine, conchiglie e sculture varie in cui al modellato di Monachesi si aggiunge, in modi via via sempre più intriganti e articolati, il lavoro pittorico di Montessori. Poi è Mariastella Margozzi, all’epoca direttrice del Museo Boncompagni Ludovisi, già sede distaccata della Galleria Nazionale d’Arte Moderna dedicata alle Arti Decorative, a chiamarli nel 2011 in occasione della Giornata del Contemporaneo di AMACI per una mostra di lavori realizzati a quattro mani. Le venti opere – ibridi tra scultura e dipinto – oggetto dell’esposizione vengono donate al museo, divenendo così parte della collezione permanente. In seguito, dopo l’antologica di Riccardo Monachesi del 2014 al Museo delle Mura di Porta San Sebastiano di Roma nella quale vengono presentati sedici pezzi della serie “Pneuma”, che nel loro accrescimento aereo e insufflabile ricordano gli intrecci delle radici di mangrovie o le strutture polmonari, il desiderio di una nuova collaborazione, questa volta proprio a partire da un grande “Pneuma” bianco. Che è, per ora, il punto di approdo di questa collaborazione ultradecennale e il custode silenzioso della nuova mostra, collocato proprio all’ingresso dello spazio espositivo di via Tiepolo per dare il via a un allestimento elegante e leggero, che riduce al minimo gli apparati e fa scendere, laddove è possibile, i dipinti-scultura dai piedistalli, per presentarli in file che valorizzano l’aspetto seriale delle strutture di Monachesi, caratterizzate spesso dalla variazione imponderabile di modelli dati. “Vasi-non-vasi – li definiva Margozzi – piatti-non-piatti, che pure tali forme evocano non come archetipi bensì come possibili attuali loro interpretazioni”.
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Elisa Montessori / Riccardo Monachesi, XX – Venti Sculture In Ceramica
Le venti sculture che danno il titolo alla mostra sono tutte inedite, mai esposte finora e abbracciano un arco temporale che va dal 2004 al 2014, appunto. Dieci anni di incontro e scontro di forme, superfici, gesti e colori. Monachesi impasta la creta, stende le lastre, addomestica pazientemente il colombino, mentre Montassori interviene su queste superfici già cariche e significanti mescolando smalti e faience, nell’esercizio di una pittura informale, libera, sapientemente gestuale che si sostanzia di sgocciolature, segni dati con spesse pennellate, graffi, onde di colore.
Nel lavoro duale c’è una tensione potente, magmatica, che sente e si fa sentire con forme e modi differenti, per infinite occasioni di rinnovato stupore. Il corpo a corpo tra due personalità che non abdicano né si soverchiano. Il dato che colpisce seguendo il percorso chiassoso di questa collaborazione è l’assoluta mancanza di accondiscendenza di un artista nei confronti dell’altro; qualcosa che potrebbe, in astratto, essere un limite e che si fa invece punto di forza. La scultura di Monachesi e la pittura di Montessori preesistono e coesistono; si incontrano, certo, ma non si assecondano, non si mescolano, non si inseguono in modo ruffiano. Il risultato? “Un deliberato nonsense della forma”, lo definisce Claudio Libero Pisano nel catalogo edito da Il Cigno GG Edizioni per il Boncompagni Ludovisi, sottolineando che “non esiste supremazia della pittura sulla scultura. L’una e l’altra sono al servizio di un fine comune. Le forme sono preparate per la pittura, ma quest’ultima interviene sulle modanature e sui sottosquadri sia per valorizzare sé stessa che per rafforzare l’armonia della scultura”.
L’insieme è vigile, elegantemente anti-decorativo, violento, ferino, come una danza, come una lotta, come un agguato. È una chimera: è il prodigioso amalgama in uno stesso oggetto di due discorsi fieramente distinti eppure compresenti, generosamente abbracciati. Un abbraccio che si eleva oltre il contingente, portando con sé l’osservatore.
Francesco Paolo Del Re
mostra visitata il 12 giugno
Dal 12 giugno al 6 luglio 2018
Elisa Montessori / Riccardo Monachesi, XX – Venti sculture in ceramica
Studio Tiepolo 38
Via Giambattista Tiepolo, 38, Roma
Orari: da lunedì al sabato dalle 16:00 alle 22:00
Info: 3358310878 – 3280603929 – info@studiotiepolo38.eu – www.studiotiepolo38.eu

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