10 settembre 2018

Graffiti VS moda: 1 a 0

 

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Vi ricordate della disputa tra il colosso della moda “urban” H&M e lo street artist Jason “Revok” Williams? Lo scorso marzo Revok aveva intentato un’azione legate contri il brand per una “violazione di copyright”, in quanto su una campagna pubblicitaria della marca di abbigliamento compariva un suo graffito (preso da un muro di Williamsburg, New York) che secondo l’artista H&M non aveva il diritto di diffondere. Ma quale diritto? Ci andarono giù pensati, dalla Svezia: l’opera «è il prodotto di una condotta criminale e i privilegi della legge non si estendono agli atti illegali», avevano dichiarato.
Ebbene, oggi la situazione si ribalta: Revok e la casa di moda hanno raggiunto un accordo, ponendo fine alla disputa sul copyright. L’accordo? La società ha accettato di finanziare un certo numero di istituti d’arte e associazioni no-profit di Detroit. Le organizzazioni includono City Year, Living Arts Detroit, MOCAD, Teen Council e Empowerment Plan.
“Detroit è un posto speciale per me, dove ho trascorso diversi anni vivendo e lavorando. È una città che mi farà sempre sentire come a casa”, ha detto Revok.
La causa, particolarmente sentita dagli street artist d’oltreoceano, aveva sollevato il timore che questo caso potesse costituire un precedente legale che negava agli artisti la protezione della loro proprietà intellettuale nello spazio pubblico. Non è chiaro quanti soldi la società abbia accettato di contribuire alle organizzazioni di Detroit.
Fonte: artnet

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