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Il povero Gaudì, narra la leggenda, finì investito dal tram non solo perché vecchio e sordo, ma perché pensava troppo alla sua “Sagrada Familia”.
E chissà oggi come sarebbe arrabbiato sapendo che, da 136 anni, la grande cattedrale simbolo di Barcellona non ha mai avuto un permesso di costruzione. E così arriva la multa: 36 milioni di euro, che saranno pagati a rate alle autorità cittadine dagli amministratori del capolavoro ancora incompiuto.
Dal 1882 pare proprio che il consiglio locale e le autorità non abbiano insomma mai approvato e supervisionato il progetto per garantire che fosse conforme alle regole comunali. E ora che la basilica è patrimonio mondiale dell’UNESCO e uno dei monumenti più visitati della città spagnola, consacrata da Benedetto XVI nel 2010, fioccano i pregressi.
Il sindaco della città, Ada Colau, ha dichiarato che i 36 milioni andranno in parte per migliorare i trasporti pubblici (22 milioni), e fa un po’ ridere, anche per la fine di Gaudí, mentre 7 milioni miglioreranno l’accessibilità al sistema metropolitano della città, 4 milioni per la riqualificazione delle strade locali e 3 milioni per manutenzione, pulizia e sicurezza. In cambio del contributo i funzionari della città formalizzeranno un permesso di pianificazione per l’edificio.
Bell’affare, insomma.
Nel frattempo si aspetta il 2026: nel centenario della morte dell’architetto il restante 30 per cento di quel che resta da ultimare sarà finalmente portato a termine. Amen.
Fonte: Artnet