Create an account
Welcome! Register for an account
La password verrà inviata via email.
Recupero della password
Recupera la tua password
La password verrà inviata via email.
-
- container colonna1
- Categorie
- #iorestoacasa
- Agenda
- Archeologia
- Architettura
- Arte antica
- Arte contemporanea
- Arte moderna
- Arti performative
- Attualità
- Bandi e concorsi
- Beni culturali
- Cinema
- Contest
- Danza
- Design
- Diritto
- Eventi
- Fiere e manifestazioni
- Film e serie tv
- Formazione
- Fotografia
- Libri ed editoria
- Mercato
- MIC Ministero della Cultura
- Moda
- Musei
- Musica
- Opening
- Personaggi
- Politica e opinioni
- Street Art
- Teatro
- Viaggi
- Categorie
- container colonna2
- container colonna1
È probabilmente il monumento più brillante di Berlino, che però segna un passato oscuro. Parliamo della East Side Gallery, ovvero la più lunga sezione dell’antica divisione che ha accompagnato la città dal 1961 al 1989. Ora, però, su Mühlenstraße, le ombre peggiori non solo quelle del blocco sovietico, ma quelle di una gentrificazione selvaggia, che ha già smantellato un pezzo di muro nel 2013 a favore di ingressi di nuovi condomini di lusso con vista sulla Sprea.
Stavolta, però, la notizia sembra buona: questo mese la Fondazione per il Muro di Berlino, che gestisce gli altri siti superstiti in città, ha preso il controllo del sito, bloccando lo sviluppo immobiliare intorno ad esso.
Ci sono voluti anni di negoziati per stabilire finalmente chi dovesse assumersi la responsabilità di questo tratto e oggi il direttore della Fondazione, Axel Klausmeier, ha garantito che non verranno rimossi altri segmenti.
La municipalità di Berlino, inoltre, contribuirà con 250mila euro donati per preservare il monumento, e un programma educativo di visite guidate e pannelli didattici sono in lavorazione, così come arriverà anche una mostra sulla storia del sito. Per la gioia di oltre 3 milioni di visitatori l’anno.
Fonte: Artnet