08 gennaio 2019

Fake è bello. L’Accademia di Brera conferisce il diploma honoris causa a Thomas Demand

 

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Sembrano ambienti fortemente connotati dalla presenza antropica, ripresi da angolature imprevedibili e bloccati in uno stato sospensione, quando gli strumenti rimangono inerti, non agiti da mano umana. Ma l’estremo realismo è solo una maschera, perché quegli stessi spazi sono modelli in tre dimensioni di cartone sagomato, ricostruiti con precisione meticolosa a partire da descrizioni dettagliate e scientifiche oppure da immagini diffuse sui mass media. E quindi, cosa stiamo vedendo? Si tratta di scultura o di fotografia? L’incertezza è la cifra stilistica immediatamente riconoscibile di Thomas Demand, che sarà insignito del Diploma Honoris Causa dall’Accademia di Belle Arti di Brera. La Laudatio sarà pronunciata il 15 gennaio da Helmut Friedel, direttore della Lenbachhaus di Monaco, professore all’Accademia di Belle Arti di Monaco e Accademico di San Luca, oltre che curatore di una mostra di Thomas Demand alla Galleria Gentili di Firenze, nel 2018. 
Nato a Monaco, nel 1964, Demand ha compiuto gli studi all’Accademia di Monaco e di Düsseldorf e al Goldsmiths College di Londra, oltre a essere stato Getty scholar al Getty Resaearch Institute di Los Angeles. Dal 2011, è professore di scultura all’HFBK di Amburgo e nella sua carriera ha esposto in sedi prestigiose, come il Museo d’arte moderna di Fort Worth, la Fondation Cartier di Parigi, il Boijmans van Beuningen di Rotterdam, la Neue Nationalgalerie di Berlino, il MUMOK di Vienna, la Serpentine Gallery di Londra, il Museum of Modern Art di New York e il Castello di Rivoli. Attualmente, Demand vive e lavora tra Los Angeles e Berlino ma è particolarmente legato all’Italia e Milano. I suoi più recenti progetti italiani sono infatti la mostra “The Boat is Leaking. The Captain Lied”, con Anna Vieborck e Alexander Kluge, alla Fondazione Prada di Venezia, nel 2017, preceduta nel 2015 da “L’image volée” alla Fondazione Prada di Milano, nel 2015, dove è in esposizione permanente il suo Progetto Grottesco.
Noto per le sue opere fotografiche di grandi dimensioni, che rappresentano scene tratte da immagini dei mass media o dal suo archivio personale, ricostruite in seguito in carta e cartone, Demand ribalta l’idea della fotografia come medium obiettivo e veritiero, esplorando la divergenza tra la realtà e la sua rappresentazione. Ricreando in dimensioni naturali la situazione fissata dallo scatto fotografico, usa carte di diverso spessore, colore e struttura fino a creare un nuovo spazio, reso concreto dall’uso della luce. Per l’importanza delle sue riflessioni, Thomas Demand è stato scelto per aprire i due giorni di convegno “The Gentle art of Fake. A proposito di copie, falsi e appropriazioni nell’arte contemporanea” a cura di Tommaso Casini e Laura Lombardi, che si svolgerà tra l’Accademia di Belle Arti di Brera e l’Università IULM, il 15 e il 16 gennaio 2019.

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