17 febbraio 2019

Addio a Bruno Ganz, angelo tormentato e Hitler magistrale

 

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Bruno Ganz, tra i volti più noti del cinema tedesco, acclamato protagonista di pellicole come Il Cielo sopra Berlino e La caduta, è scomparso il 15 febbraio, a 77 anni, in una clinica di Wädenswil. Nel 2018 gli fu diagnosticato un carcinoma intestinale, per cui iniziò a sottoporsi a sedute di chemioterapia. In oltre 50 anni di carriera, Ganz ha lavorato anche per la televisione e per il teatro, nutrendo una grande passione, in particolare, per le opere di Bertolt Brecht e per il Faust.
Ganz nacque a Zurigo, il 22 marzo 1941, da padre svizzero e madre italiana. Debuttò al cinema già nel 1960, nel film Der Herr mit der schwarzen Melone e in questa occasione fu notato dall’attore Gustav Knuth, che ne apprezzò il talento. Nel 1970, insieme al regista Peter Stein e all’attrice Edith Clever, fondò la compagnia teatrale berlinese di ispirazione brechtiana Schaubühne am Halleschen Ufer. Nel cinema tornò solo nel 1975 e il grande salto avvenne nel 1977, quando Wim Wenders gli affidò la parte del corniciaio Jonathan Zimmermann ne L’amico americano. L’anno successivo ebbe una parte di primo piano ne Il Principe della notte, di Werner Herzog. Ma il successo arrivò nel 1987, quando interpretò il ruolo dell’angelo, ne Il Cielo sopra Berlino, di Wenders, Palma d’oro a Cannes come migliore regia. Nel 2000 Ganz vinse il David di Donatello come miglior attore protagonista, per Pane e tulipani, di Silvio Soldini. Nel 2004 interpretò Adolf Hitler nel film La caduta, diretto da Oliver Hirschbiegel, mentre nel 2011 ha ricevuto il Pardo alla carriera al Festival del cinema di Locarno. Nel 2013 fu scelto da Ridley Scott per interpretare il ruolo del Papa nella serie The Vatican.
Spesso si vedeva passeggiare per Venezia, città dove aveva anche acquistato una casa.

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