20 maggio 2019

L’American Academy ricorda l’esperienza romana del grande Philip Guston con un nuovo premio

 

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L’American Academy in Rome ha annunciato un nuovo Prize, che andrà ad aggiungersi agli altri già previsti per le Fellowship e che rappresenta un tributo a una storia di eccezionale rilievo. Si tratta infatti del Philip Guston Rome Prize in Visual Arts, istituito grazie a una donazione di 3 milioni di dollari da parte di Musa e Thomas Mayer e dedicato alla memoria del grande artista statunitense, che ricevette il Rome Prize nel 1948, «in una fase cruciale della sua ricerca», ha ricordato Musa, figlia del maestro dell’Espressionismo astratto, scomparso nel 1980. 
Dall’ottobre del 1970 al maggio del 1971, inoltre, Philip Guston fu ospitato in residenza a Roma ancora dall’American Academy, «Un lungo soggiorno che gli offrì a distanza di cui aveva bisogno, permettendogli di continuare a dipingere senza essere ostacolato dal rifiuto del mondo artistico di New York. Sapendo quanto il Rome Prize possa significare nella vita e nel lavoro di un artista, siamo lieti di sostenere una Fellowship che porta il suo nome», ha commentato Musa. 
Fu proprio durante quel periodo, infatti, che Guston dipinse la celebre serie dedicata a Roma, traendo ispirazione dal contesto che lo circondava, oltre che dai grandi maestri della pittura italiana, da Giotto a Tiepolo, fino a De Chirico, e portando avanti la linea di una sperimentazione molto personale, per andare oltre l’astrazione. Guston, che pure iniziò insieme ad artisti come Jackson Pollock, Mark Rothko e Willem de Kooning, alla fine degli anni ’60 riteneva che quel linguaggio non poteva più essere praticabile, una svolta che gli causò non pochi problemi in patria ma che sarebbe stata rivalutata solo pochi anni dopo. 
«Roma è stata a lungo una fonte di ispirazione per i nostri Fellows e il periodo trascorso da Philip Guston all’Academy è coinciso con due momenti cruciali della sua carriera. Siamo lieti di offrire la stessa opportunità a Garrett Bradley, un’artista emergente che mostra grandi potenzialità, con la prima edizione del Philip Guston Rome Prize», ha dichiarato Mark Robbins, Presidente della AAR. Garrett Bradley è un’artista visiva, docente alla Loyola University di New Orleans. Il suo progetto più recente, America, esamina cent’anni di cinema nero ed è stato recentemente inserito nel programma “New Directors / New Films” della Film Society of Lincoln Center e  in esposizione al Museum of Modern Art. Il suo lavoro sarà presentato anche alla Whitney Biennial del 2019. Ha anche ricevuto diversi premi al TriBeCa Film Festival e al New Orleans Film Festival. «Gran parte del mio lavoro è radicato nella riflessione sull’esperienza americana, a partire da da più punti di vista. Stando a Roma, rifletterò su ciò che mi è familiare e sconosciuto», ha commentato Bradley.

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