04 giugno 2019

L’America a colori di Werner Bischof

 

di

Dal 7 giugno la David Hill Gallery di Londra esporrà per la prima volta al pubblico gli scatti che Werner Bischof (1916-1954), uno dei più importanti fotografi del Novecento, tra i fondatori dell’agenzia Magnum, realizzò negli Stati Uniti. Nato a Zurigo nel 1916, Bischof iniziò a fotografare da ragazzo, frequentando la Scuola di Arti Applicate della sua città.  Dopo il diploma aprì uno studio di fotografia, ma nel 1939 dovette rinunciare  al suo sogno per entrare a far parte dell’esercito. Continuò a fotografare e, nel 1942, pubblicò i suoi primi scatti sul mensile svizzero Du. Una volta finita la guerra Bischof viaggiò in Germania, Francia e Paesi Bassi, dove ebbe modo di vedere le ferite e la devastazione che aveva lasciato dietro di sé la Seconda Guerra Mondiale. Qui iniziò a immortalare l’elemento umano, documentando la “rinascita europea” post conflitto e affermandosi come fotografo documentarista. Nel 1948 seguì per Time i Giochi olimpici invernali di Sankt Moritz mentre i suoi reportage fotografici furono pubblicati l’anno seguente da Life. Nel 1951 l’Agenzia Magnum lo inviò in India per documentare la terribile carestia in Bihar, e poi continuò viaggiando tra Corea, Giappone ed Estremo Oriente. Nel 1953 attraversò l’intero continente americano, dove scattò le fotografie ora esposte per la prima volta a Londra, ma, solo un anno dopo, il 16 maggio 1954, morì in un incidente automobilistico nelle Ande peruviane.

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui