11 giugno 2019

salvator mundi in alto mare. l’opera dei record si troverebbe a bordo di un super yacht

 

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Uno spiraglio si è aperto nel fittissimo mistero intorno al Salvator Mundi dei record, l’opera attribuita a Leonardo da Vinci, battuta all’asta Christie’s nel 2017, acquistata dal principe ereditario saudita Mohammed bin Salman per 450 milioni di dollari e, inizialmente, destinata al Louvre di Abu Dhabi, prima che se ne perdessero le tracce. Adesso pare che sia riemerso, letteralmente, visto che secondo quando riportato da ArtNet, si troverebbe a bordo di Serene, superyacht del principe saudita, ministro della Difesa e presidente del Consiglio per gli Affari economici e di sviluppo. 
L’imbarcazione, costruita da Fincantieri per il magnate della vodka russa Yuri Shefl e affittata nell’estate del 2014 da Bill Gates per 5 milioni di dollari a settimana, è stata acquistata nel 2015 dal principe Mohammed per circa 500 milioni di euro. Il panfilo, 4459 metri quadrati di spazio distribuiti su sette ponti, spa attrezzata, sala cinema e forno a legna per le pizze, si trovava ormeggiata a Sharm el-Sheik, almeno fino alla fine di maggio, secondo Bloomberg. 
Il Salvator Mundi è stato avvolto da intrighi internazionali fin dall’asta del 2017, quando fu acquistato da Badr bin Abdullah, ministro della cultura dell’Arabia Saudita, per conto di Mohammed. Per non parlare dell’accesissima querelle sulla presunta paternità di Leonardo, che vede fieramente contrapporsi schiere di storici dell’arte. Ultimamente, pare sia favorito il partito di Giovanni Antonio Boltraffio, il che sarebbe un bel problema, visto che, per quanto stimabile esponente del Rinascimento lombardo e tra gli allievi prediletti di Leonardo, non riuscirebbe nemmeno lontanamente a raggiungere le quotazioni del maestro, facendo scendere il valore del dipinto da 450 milioni di dollari a 1,5 milioni. 
In attesa della parola definitiva e sperando che non si bagni, l’opera sarà visibile solo per i pochi eletti ammessi alla nave del ricchissimo saudita. Potreste comunque fingervi dei naufraghi e farvi salvare. E così un altro superyacht si aggiunge alla ristretta cerchia delle navi-museo, come la Aviva, nave di Joe Lewis, imprenditore inglese e proprietario della squadra di Premier League del Tottenham Hotspur, dove è conservato il trittico da 70 milioni di dollari di Francis Bacon.

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