27 marzo 2001

Anno n° 1 Aprile 2001 VIEW ON PHOTOGRAPHY

 
E' nuova, nuovissima ma guardandola bene scopriamo all'interno una piacevole sorpresa ...

di

Passo davanti l’edicola, guardo le riviste di fotografia e ne vedo una mai vista prima, infatti è il primo numero.
La prendo, inizio a sfogliarla con la netta sensazione di conoscerla, la grafica ha qualcosa di familiare, gli articoli un taglio noto, vado alle ultime pagine e capisco il perché: è Photo!
Si, è cambiato il nome, aggiornata la grafica, ma i contenuti sono gli stessi, come anche il direttore responsabile (Federico Motta) e buona parte della redazione.
E’ senz’altro una buona notizia per chi era un appassionato della “vecchia” rivista, ritroviamo gli ampi spazi dedicati alle mostre, agli autori, alla tecnica.
Nel numero in edicola segnalo, in particolare, i servizi su Ghirri, Gian Paolo Barbieri e una delle ultime interviste a Mario Giacomelli oltre alle belle immagini di Linda Troeller.
Nuovo anche i sito in rete (www.photoview.it ) con rubriche che ricalcano quelle dell’edizione cartacea e un’utile sezione sulle ultime notizie.

Maurizio Chelucci

Acque
Interamente dedicata alla fotografia, VIEW da conto delle mostre più significate in Italia e nelle capitali del mondo, delle ultime novità librarie, dei progressi tecnologici. In questo primo n° l’attenzione è rivolta a tre maestri della fotografia italiana, Luigi Ghirri, Mario Giacomelli e Gian Paolo Barbieri. Tra le novità editoriali si segnalano Female di Jitka Hanzlová (Schirmer/Mosel 128 pp., 53 f/c, 58 marchi), mosaico, ritratto corale dell’universo femminile – “volevo capire cosa significa essere donna in questi anni” spiega l’artista, Sharp di Nigel Parry (Edizioni Contrasto Roma 2000, 192 pp., 153 b/n, L. 120.000), che propone un’ampia carellata dei migliori ritratti realizzati dal fotografo inglese e The PhotograficArt ofWilliam Henry Fox Talbot di Larry J. Schaaf (Princeton University Press, 264 pp., L. 190.000), testo dedicato allo scienziato che, grazie alle sue doti di fisico, conosce come dare realtà permanente alle immagini create da un sistema di lenti e dalla luce, scoprendo così la fotografia. Dalle radici della fotografia a quelle della vita, l’artista americana Linda Troeller, con immagini che sembrano parlare i linguaggi e i colori delle libertà, ci porta a scoprire gli effetti benefici delle terme d’Europa e d’America: “Ci riunimmo in una grotta, in onore di una dea, per celebrare l’acqua, sinonimo di fertilità nella cultura pagana. Ritrovavamo sensazioni essenziali che avevamo perduto. Mentre le onde mi sommergevano, mi sentii molto eccitata. Più tardi un medico che vide le mie fotografie mi disse che aveva utilizzato l’orgasmo come terapia, per rinforzare le difese immunitarie di donne che dovevano affrontare il cancro in stadio avanzato”. Altrettanto interessante, in quanto sguardo inatteso sul mondo della fotografia, l’intervista a Gian Paolo Barbieri Salvioli Barbieri. Fotografo di moda e pubblicità racconta la sua svolta maturata anche grazie alle possibilità offerte dalle nuove tecnologie. Oggi, dice l’artista, assistiamo a una divaricazione tra il classicismo dell’esperienza fotografica e le possibilità offerte dal computer dall’altro; è la fotografia classica che trova nuove soluzioni di ricerca e applicazioni in chiave moderna e quindi, forse, il percorso più fertile che ci è offerto è quello di una mescolanza tra le due strade. Di moderne tecnologie si occupa la rivista con un’analisi del mercato fotografico; secondo VIEW sembra avviato a un periodo di novità meno frenetiche, ma più vicine ai bisogni dei fotografi; le digitali presentate in questi giorni al Photoshow hanno tutte dei comandi manuali più comodi e completi, mentre sta apparendo una nuova fascia di apparecchi fotografici, ma anche stampanti e scanner, che offrono prestazioni di tutto rispetto a prezzi più accessibili.

Sommario

Tullio Pacifici

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