21 maggio 2009

fino al 12.VII.2009 Yves Netzhammer Firenze, Palazzo Strozzi

 
L’omaggio all’architettura rinascimentale fiorentina in un’installazione site specific. Un artista svizzero che prende atto di un passato splendido, ma arduo da sostenere. Un passato che può solo esser citazione...

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Si frantuma in una miriade di spunti e nella rottura dell’insieme il cortile di Palazzo Strozzi, dove campeggia l’installazione di Yves Netzhammer (Schaffausen, 1970; vive a Zurigo). L’opera rende omaggio alla straordinaria architettura del cortile rinascimentale, creando una sorta di mondo parallelo e continui rimandi allo storico luogo che la ospita.
Un labirinto che invita a un processo di percezione totale attraverso una struttura ricca d’immagini computerizzate, silhouette di elementi vegetali e animali essenziali nella forma, ridondanti nella quantità e con atmosfere sonore di Bernd Schurer.
La simbologia è ampollosa, i rimandi e le associazioni oniriche pure. Lo spettatore vi si trova immerso e quasi confuso. Il ricrearsi di forme, il rinvio costante fra il vedere e il comprendere, il numero esorbitante di stimoli rendono l’opera addirittura esagerata e spingono provocatoriamente la percezione al gusto del vuoto. Di quel cortile deserto, così sobrio e raffinato.
L’installazione in 3d segue le proporzioni dello spazio espositivo, quasi recintandolo in un set, dove le storie si susseguono e s’intrecciano in un racconto evocativo della complessità del mondo. La connessione fra oggetti ed esseri viventi è la chiave di lettura dell’opera; la rete di relazioni e la dipendenza degli uni dagli altri sta alla base della decodificazione del simbolico che ogni input propone.
Yves Netzhammer - Inventories of Abstraction (particolare del progetto) - 2009 - installazione multimediale in 3d - m 14,5x7,5 - courtesy l’artista
Nel titolo, Inventories of Abstraction, è insita l’operazione che l’artista dispiega; operazione attraverso la quale l’intelletto ricava concetti universali dalla conoscenza di oggetti individuali, prescindendo dal valore percettivo e ottico degli oggetti stessi. Ci troviamo di fronte a un “inventario” del simbolico, con metafore dovunque lo sguardo si soffermi.
La reverenza per lo spazio in cui l’artista svizzero – presente alla Biennale di Venezia 2007 nel padiglione nazionale – è stato invitato si è rivelato determinante per sparigliare l’integrità del luogo stesso, separando gli elementi che lo compongono. I colori sono quelli caldi del legno; il nero è dominante nelle forme animali, e non rare sono le incursioni di colore deciso e destabilizzante. L’installazione è sovraccarica di simboli, intessuta di sculture piccole e grandi.
Si entra nell’allegoria attraverso la silhouette spezzata, a mo’ di cancello, del corpo di un cervo. E cominciano le innumerevoli proposte visive: un susseguirsi di piccole scoperte nei sei video proiettati. Un laghetto azzurro formato da frammenti di specchi dove si abbeverano sagome di caprioli; gabbiette colorate rivestite da camicie appese a grucce, frecce e corna tutt’intorno. Per appropriarsi dell’idea museale dell’insieme, un contenitore da entomologo racchiude lepidotteri, miriapodi e altri insetti, tutti incompleti, tutti attaccati alle minuscole pareti di un minuscolo labirinto.
Yves Netzhammer - Inventories of Abstraction (particolare) - 2009 - installazione multimediale in 3d - m 14,5x7,5 - courtesy l’artista
Un repertorio vasto d’immagini, che ossessivamente attraggono lo spettatore. Finché questi vede riflesso negli specchi del laghetto lo splendido scorcio del Palazzo e del cielo. Allora sì che sogna.

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daniela cresti
mostra visitata il 24 aprile 2009


dal 24 aprile al 12 luglio 2009
Yves Netzhammer – Inventories of Abstraction
Fondazione Palazzo Strozzi
Piazza degli Strozzi, 1 – 50123 Firenze
Orario: tutti i giorni ore 8-20; giovedì ore 8-23
Ingresso libero
Info: tel. +39 0552776461; fax +39 0552646560; info@fondazionepalazzostrozzi.it; www.
fondazionepalazzostrozzi.it

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